Quando un film ti trasforma: 9 attori spinti a cambiare vita da un ruolo
Simona Carradori
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Tomb Raider / Angelina Jolie – Interpretare Lara Croft ha portato ad una vera e propria svolta nella vita dell'attrice; non solo per quanto riguarda la carriera. Durante le riprese del primo film e del suo sequel in Cambogia infatti, la Jolie ebbe modo di entrare a contatto con la realtà svantaggiata del suo popolo, giurando che avrebbe fatto qualcosa per essere d’aiuto. E fece più che qualcosa. Angelina Jolie fondò in seguito due centri di accoglienza per bambini rifugiati e malati di HIV, ottenendo inoltre numerosi riconoscimenti in tutto il mondo per i suoi impegni umanitari.
Room / Brie Larson – Nel film del 2015, l’attrice interpreta una giovane che viene rapita, rinchiusa in una stanza, stuprata e costretta a partorire il figlio di quella violenza, che diverrà poi l’unica gioia in una vita senza speranze. Brie Larson - per immedesimarsi nel ruolo - entrò a contatto con le vere storie di numerose donne abusate, ed essendone rimasta colpita, dopo aver vinto l’Oscar è diventata una delle maggiori figure di spicco nella lotta contro le molestie. Ha partecipato a numerose iniziative allo scopo di aiutare le vittime di stupro, rifiutandosi inoltre di applaudire il collega Casey Affleck – accusato di violenza sessuale - quando gli è stato consegnato l’Oscar.
Hotel Rwanda / Don Cheadle – Interpretando il personaggio di Paul Rusesabagina nel film del 2004, l’attore ebbe modo di visitare il vero albergo che ne ispirò le vicende, nonché di incontrare i sopravvissuti al genocidio degli Hutu e dei Tutsi. Le loro storie lo toccarono a tal punto che decise in seguito di fare un secondo viaggio, questa volta in Sudan, per incontrare i rifugiati nel Darfur e ascoltare i loro racconti sugli stupri, gli omicidi e le violenze subite. Da questa esperienza scrisse un libro, Not On Our Watch: The Mission to End Genocide in Darfur and Beyond, in cui chiedeva al governo degli Stati Uniti di intervenire in aiuto di queste persone.
Man on the Moon / Jim Carrey – Nel 1999 l’attore ottenne l’ambìto ruolo del comico Andy Kaufman. Ma dopo averlo interpretato, non fu più lo stesso. Carrey ha dichiarato – in seguito - che si trattò di un’esperienza simile alla possessione, a tal punto che alla fine delle riprese aveva completamente perso il contatto con la realtà. Non ricordava più chi fosse o da dove provenisse, e da quel momento iniziò a vivere la vita in maniera introspettiva e alla costante ricerca di quel "qualcosa" in più che inizialmente aveva perso di vista. Il tutto è raccontato in un documentario intitolato Jim & Andy.
Chi ha incastrato Roger Rabbit / Bob Hoskins – Quando accettò il ruolo di Eddie Valiant nel film Chi ha incastrato Roger Rabbit, l’attore temeva che non sarebbe stato in grado di recitare in un film che mescolava live-action e animazione, quindi decise di prepararsi ispirandosi alla sua figlioletta di tre anni, che a quell’età aveva numerosi amici immaginari. Tuttavia, trascorrere la bellezza di 16 ore al giorno per ben 5 mesi a parlare con persone inesistenti, lo portò ad avere delle vere e proprie allucinazioni in svariati momenti della giornata. Si rivolse così ad un medico, che gli consigliò di prendersi 5 mesi di pausa per rinsavire, ma secondo l’attore, ci volle più di un anno prima di tornare ad essere lo stesso.
Babe, maialino coraggioso / James Cromwell – L’attore è vegetariano sin dal 1970. Tuttavia, in seguito ha dichiarato che è stata la sua esperienza sul set di Babe, maialino coraggioso a spingerlo ad abbracciare una dieta rigorosamente vegana e a diventare uno dei più importanti attivisti hollywoodiani per i diritti degli animali. Nel 2011 la sua è stata anche la voce narrante del documentario Farm to Fridge, che esplora gli abusi negli allevamenti.
Star Trek / Nichelle Nichols – L’attrice di Star Trek fu protagonista di quello che è considerato il primo bacio interraziale della TV, ovvero tra il suo personaggio, Uhura, e quello di William Shatner, il capitano Kirk. Inizialmente la NBC non era convinta di voler mandare in onda la scena, arrivando persino a girare sequenze alternative per paura che il pubblico potesse disapprovare. Fu proprio la Nichols a minacciare la produzione di abbandonare lo show se il bacio non fosse rimasto, e solo grazie a lei venne finalmente trasmesso. Inutile dire che fu rivoluzionario, e Uhura divenne un simbolo per le generazioni future – elogiato persino da Martin Luther King Jr. – tanto da spingere l’attrice ad iniziare una propria personale battaglia per i diritti civili.
Mudbound / Mary J. Blige – Dopo la separazione dal marito e manager Kendu Isaacs, l’artista si è ritrovata ad attraversare un periodo di completa sfiducia verso gli altri e soprattutto verso sé stessa. Il suo primo ruolo da attrice in Mudbound è stato una vera e propria valvola di sfogo per il suo dolore; ma non solo. Mary J. Blige ha infatti rivelato che per la prima volta è stata costretta a mostrarsi al pubblico senza trucco, senza parrucche, unghie finte e look appariscenti; e la cosa ha cambiato completamente la percezione della sua bellezza. “Per la prima volta” – ha spiegato – “mi sono sentita me stessa. Ero davvero io e la gente si complimentava con me, mi diceva quanto fossi bella, quanto fossi reale”. L’esperienza è stata così significativa che la sua intenzione, ha rivelato, è quella di non tornare più indietro.
Miracles From Heaven / Jennifer Garner – Il primo film da protagonista di Jennifer Garner dopo il divorzio con il marito Ben Affleck fu Miracles From Heaven, del 2016, incentrato su una famiglia particolarmente religiosa che si trova a sperimentare gli effetti di un vero e proprio miracolo. Non sorprende che – trovandosi in un periodo molto doloroso della propria vita – l’attrice si sia riavvicinata alla fede proprio grazie a questo ruolo. Jennifer Garner ha infatti rivelato che dopo le riprese del film, ha ricominciato ad andare regolarmente in chiesa insieme alle sue figlie, ritrovando quella fede in Dio che aveva perso ormai da tempo.