“Scandalo”: 12 film che hanno lottato contro la censura… e hanno vinto
Vi siete mai chiesti quanto lontana possa essere la versione che vediamo al cinema o in tv di un film rispetto all’idea iniziale del regista?
Letizia Lara Lombardi
SAUSAGE PARTY (2016) - Il provocatorio Vita segreta di una salsiccia è stato vietato ai minori di 17 anni (se non accompagnati da un adulto) «per i forti contenuti sessuali, il linguaggio provocatorio e l’uso di droghe». Mentre negli USA ha ricevuto la classificazione "R" (vietato ai minori di 14 anni non accompagnati da un adulto) dalla MPAA per «contenuti esplicitamente sessuali e linguaggio scurrile». Ma, con una storia originale e folle e un linguaggio acrobatico in quanto a scorrettezze, ha colpito tutti.
LOGAN (2017) - La MPAA ha affidato al cinecomic un rating R (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati dai genitori). Le motivazioni della commissione sono da attribuire alla «violenza brutale e intensa, linguaggio forte per tutta la durata del film e accenni di nudità». Tutti aspetti che ci hanno entusiasmato durante la campagna promozionale del film, ma che hanno seriamente preoccupato la Fox, turbata dal drastico cambio di registro rispetto a quanto realizzato in precedenza. Una fortuna che non sia intervenuta, perché Logan ci ha convinto senza riserve.
DEADPOOL (2016) - Negli Stati Uniti, il cinecomic più irriverente del 2016 ha ricevuto dalla MPAA un rating R per la presenza di «violenza intensa, linguaggio forte, contenuto di tipo sessuale e nudità evidente», mentre in Cina e in Uzbekistan è stata vietata la distribuzione del film. In Italia, invece, non sono stati applicati divieti o restrizioni di alcun tipo. Quasi un miracolo.
THE WOLF OF WALL STREET (2013) - Martin Scorsese fu costretto a modificare alcuni contenuti riguardanti la sessualità e la nudità per evitare un visto NC-17 (vietato ai minori di 18 anni). Dopo questi cambiamenti la MPAA gli concesse il rating R, a causa delle scene di sesso, droga e l'uso eccessivo di parolacce (nelle versione in lingua originale la parola "fuck" viene ripetuta tra le 506 e le 569 volte). In Italia è stato distribuito con il visto censura "film vietato ai minori di 18 anni". Non solo, il film è stato vietato in Malesia, Nepal, Zimbabwe e Kenya. Numerose scene sono state invece tagliate nella versione distribuita in India, mentre a Singapore è stato distribuito solo in poche sale a causa del suo visto R21, ovvero vietato ai minori di 21 anni. Nonostante tutto, il film è un'esperienza vorticosa con un DiCaprio immenso.
CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO (2015) - Il primo è stato vietato ai minori di 17 anni negli Stati Uniti d'America e in Australia per la presenza di «forti contenuti sessuali, inclusi dialoghi, comportamenti inconsueti, nudità, e linguaggio non adatto». In Spagna, Regno Unito e Russia è stato vietato ai minori di 18 anni perché «contiene sesso spinto e nudità, oltre a ritrarre un gioco di ruolo erotico basato sulla dominazione-sottomissione e pratiche sadomasochistiche. Ci sono inoltre forti riferimenti verbali a tali pratiche e agli strumenti utilizzati». In Italia, invece, viene vietato ai minori di 14 anni. Il film non è stato distribuito in Kenya, Indonesia, Malesia ed Emirati Arabi Uniti per la presenza di scene di sesso, mentre in Vietnam è stato vietato ai minori di 16 anni nonostante sia stato distribuito con quasi mezz'ora di contenuti tagliati (tutte le scene di sesso dei protagonisti insomma). Dettagli che non hanno impedito alla saga di diventare un fenomeno al box office, dopo aver fatto il botto nelle librerie.
IL DISCORSO DEL RE (2010) - La pellicola di Tom Hooper vincitrice dell'Oscar nel 2011 ha avuto addirittura due versioni: una rating R e una PG-13. La ragione? Uno dei momenti chiave del film: quello in cui Colin Firth, l'interprete di re Giorgio VI, comincia a dire una serie di parolacce per sfogare la sua frustrazione legata alla balbuzie che lo affligge. Quando al regista è stato chiesto di eliminare la scena per "il bene" del film, ha risposto così: «Abbiamo considerato la possibilità di inserire il beep dove ci sono le parole con la F e in casi simili, ma non ho intenzione di tagliare nessuna parte». Ha avuto ragione lui.
BLUE VALENTINE (2010) - Inizialmente il film di Derek Cianfrance secondo la MPAA doveva ricevere un NC-17 per l'intensità della storia d'amore tra Dean e Cindy, ma Ryan Gosling ha detto no, e ha fatto causa all'istituzione accusandola di sessismo, visto che avrebbero concesso un rating più basso solo eliminando la scena di sesso orale e la sequenza che tratta il tema dell'aborto. La produzione ha vinto ed Blue Valentine è uscito nelle sale così com'era stato pensato con un "semplice" rating R.
AMERICAN PSYCHO (2000) - Prima di essere un film controverso, lo slasher di Mary Harron fu un libro altrettanto criticato (il romanzo di Bret Easton Ellis la cui vendita fu vietata in Germania, Australia e Nuova Zelanda quando fu pubblicato nel 1991). La MPAA lo catalogò come NC-17, ma rischiò fino all'ultimo di non ricevere il visto: per farlo vennero tagliati 18 secondi del rapporto a tre tra Patrick Bateman (Bale) e due prostitute.
PULP FICTION (1994) - In tv il film è andato in onda con "qualche scena tagliata": quando Vincent Vega si reca da Lance per comprare l’eroina, l'overdose di Mia Wallace e la sodomizzazione di Marsellus Wallace sono solo alcuni esempi. Le accuse che più accompagnarono le motivazioni di censura della pellicola furono quelle di un eccessiva e gratuita violenza e razzismo.
Nel nostro Paese fu vietato ai minori di diciotto anni: una censura eliminata nel 1997, ma in tv viene sempre mandato in onda con 20 minuti di meno.
LA FEBBRE DEL SABATO SERA (1977) - Negli Stati Uniti, inizialmente distribuito con rating R, è stato modificato per ottenere un PG-13 (per farlo sono state fatte più di 100 modifiche), mentre in Italia fu vietato ai minori di anni 14. Per il linguaggio e le situazioni non adatte ai minori, la versione italiana per le sale presenta una serie di tagli ed adattamenti di alcune scene volti a evitare il divieto ai minori di anni 18. Ad esempio fu ridoppiata la scena intima in auto tra Tony e Annette ed è stato tolto un passaggio in discoteca, dove Tony chiede ad una sua amica di esibirsi in un numero di striptease.
EYES WIDE SHUT (1999) - Per ottenere un rating R, la produzione dovette modificare digitalmente il film dopo la scomparsa di Stanley Kubrick. In particolare la scena dell'orgia, creando degli escamotage digitali per coprire le scene più scabrose. Per esempio aggiunsero l'intimo alle due baccanti nude e coprì una coppia impegnata in un atto sessuale con delle sagome di persone spettatrici (si tratta di 65 secondi). Il pubblico americano ha avuto la possibilità di godersi il film originale solo nel 2015 grazie ad HBO.
CASABLANCA (1942) - Negli USA la censura fu per lo più "sessuale": lo script originale prevedeva alcune scene spinte che furono tagliate ancora prima di arrivare al ciak. Mentre l'adattamento italiano della pellicola fu caratterizzato da svariati episodi di censura, rappresentandone uno dei casi più famosi nella storia del cinema. Esempio: nella versione italiana a Rick viene fatto notare che ha aiutato i cinesi in un non meglio precisato evento (presumibilmente la seconda guerra sino-giapponese), mentre nella versione originale egli ha aiutato gli etiopi nella guerra contro gli italiani.
Vi siete mai chiesti quanto lontana possa essere la versione che vediamo al cinema o in tv di un film rispetto all’idea iniziale del regista?
Non parliamo di intromissioni delle major, riscritture di sceneggiatura o riprese aggiuntive stavolta, ma della guerra sempre aperta tra cinema (e qualsiasi altra espressione artistica) e la censura.
Così nella gallery di oggi trovate 12 film che sì, hanno lottato, sono stati smussati o alleggeriti, ma alla fine hanno vinto la battaglia: da Pulp Fiction a Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia, passando per la sempre chiacchierata saga di Cinquanta Sfumature e cinecomic come Deadpool e l’imminente Logan (qui la nostra recensione).
Sfogliate la gallery per scoprire la storia di ciascun film!