Suicide Squad, 5 ragioni per cui potrebbe essere il miglior cinecomic del 2016. La gallery

Si parte, ovviamente, dalla serie a fumetti DC Comics, che mette insieme una squadra di villain incaricati dal governo americano di compiere le missioni più rischiose (suicide, appunto), a patto di vedere la fedina penale ripulita, o quasi. Premesse solide, per realizzare un team di antieroi unico.

Un mix di star in ascesa della New Generation di Hollywood e veterani come Will Smith, ma anche Jared Leto. La combinazione è suggestiva, un vortice di carisma e sregolatezza perfetto per la Task Force X protagonista.

Sono la risposta cattiva ai Guardiani della Galassia Marvel: criminali della peggior specie che lavorano insieme. Il villain è una figura che da sempre suscita grande fascino e qui ne abbiamo addirittura nove sotto lo stesso tetto. Il Deadshot di Will Smith ha la giusta aria da duro e della Harley Quinn di Margot Robbie ci siamo già innamorati. E poi Killer Croc, metà rettile e metà uomo. Una buona caratterizzazione sarà fondamentale, così come la distribuzione degli spazi. E il fatto che i corrispettivi modelli originali non siano proprio conosciutissimi, non pone grossi limiti alla creatività di David Ayer, sceneggiatore e regista.

Senza dubbio è il polo attrattivo del film. Un po\' punk, un po\' glam-rock, molto gangster. Folle? Tanto. Cattivo? Dalle immagini dal set - dove schiaffeggia Margot Robbie - sembra parecchio. Il Joker di Leto non vuole avere nulla da invidiare a quello di Jack Nicholson e Heath Ledger, da cui pare voglia prendere il meglio per creare un mix di anarchia e malvagità pura. E poi, anche Batman sarà nel film: non si sa per quanto, ma senza dubbio saranno scintille.

Un regista affidabile era necessario per un progetto che - non va dimenticato - ha comunque le caratteristiche di una scommessa. Ayer di talento ne ha tanto e lo dimostrano i risultati di Fury. Ma anche End of Watch - Tolleranza zero è un film passato un po\' troppo in sordina per il valore che merita. In entrambi i casi il senso del realismo di Ayer emerge e potrebbe essere il valore aggiunto di un cinecomic che già promette di essere dark e intenso.