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Onestamente, ce lo aspettavamo. Dopo l’ingresso ad Alexandria, una puntata concentrata soprattutto sulle dinamiche tra i personaggi a dispetto dell’azione era quasi d’obbligo (sebbene i riferimenti a quello che è stato e quello che verrà non sono mancati, vedi gallery in fondo al testo: cliccate su ogni immagine per scoprirne i dettagli). E gli autori di The Walking Dead non ci hanno smentito. Si intitola “Dimenticare” il tredicesimo episodio della quinta stagione della serie AMC: dimenticare il passato per cominciare un nuovo presente. Impresa piuttosto ardua, soprattutto per Sasha, che nell’incipit dell’episodio si isola nei boschi per giocare al tiro al bersaglio con le fotografie di una famiglia che ormai non c’è più. Le cornici sono appese a casa sua e la tormentano più di quanto la sorella di Tyreese non sia già: prima centra i bersagli, poi si augura che gli zombie vengano a prenderla per farla finita.
Se lei è afflitta da manie suicide, come staranno gli altri? Non male per la verità. Ed è questa la cosa che sorprende di più. Stare in guardia è sempre d’obbligo, soprattutto per Rick e Carol (sempre cammuffata nella parte della santa di turno), che insieme a Daryl cercano di capire sia chi possa aver rubato la pistola che lo sceriffo aveva nascosto nel frullatore vicino alle mura della comunità, sia come entrare nella sala armi per procurarsene qualcuna di nascosto. Ma in generale il gruppo di protagonisti si sta abituando piuttosto in fretta alla nuova vita: vedere Maggie con un look da ragazza-della-porta-accanto, o Michonne con la divisa da poliziotto – e la katana appesa al muro come una reliquia – provoca un senso di straniamento pari a quello nato dalla trasformazione di Rick di settimana scorsa.
L’episodio scorre abbastanza lento, con Daryl sempre più “adorabile orso” che trova un insospettabile alleato in Aaron (e i più maliziosi vedranno un nesso tra questo e i rumor sulla presunta omosessualità dell’arciere, dato che Aaron è gay). La sveglia suona durante la festa che Deanna ha organizzato per dare il benvenuto ai nuovi arrivati: Rick & Co. sono lì, vestiti di tutto punto – Rosita e Abraham, per noi, sono il re e la regina della serata (e Dio benedica la birra) – circondati da persone che parlano di cucina, di arredamento, di una realtà che ormai sembrava un’utopia, e, per la verità, lo sembra ancora. Se da una parte Rick è distratto dalla presenza di Jessie, con cui il feeling è più che palese (ci scappa pure un bacino sulla guancia, chissene se è una donna sposata con un dottore che più falso non si può), Sasha fa molta più fatica a inserirsi: arrivata a casa di Deanna, viene accolta dal secondo figlio della fondatrice di Alexandria, Spencer, che cerca subito di fare il piacione ma riceve in cambio uno sguardo di disgusto. Poi, una volta al centro della sala, perde il controllo come un soldato che soffre di sindrome da stress post traumatico. Come darle torto, però: ha appena perso suo fratello e ora si ritrova in un contesto letteralmente fuori dal mondo («questo posto non esiste»), dove la più grossa preoccupazione non è sopravvivere ma conoscere il tuo piatto preferito.
E finalmente, il momento top: Carol si intrufola nella dispensa, in cui sono nascoste anche le armi. Ne prende alcune ma viene sorpresa dal figlio più piccolo di Jesse, Sam, che l’ha seguita nella speranza di ottenere altri dei suoi fantastici biscotti (la cui ricetta segreta è pure finita online – vedi gallery -: un leaked “grosso” quanto quello del primo trailer di Avengers: Age of Ultron). «Non devi dirlo a nessuno, rimarrà il nostro segreto», dice lei al bimbo, che da bravo figliolo risponde che avrebbe spifferato tutto alla mamma – perché alla mamma si dice sempre tutto -. E allora Carol, con la tranquillità di un Norman Bates, lo costringe all’angolo e guardandolo fisso negli occhi minaccia di rapirlo, legarlo a un albero fuori dalle mura di Alxandria e lasciare che le sue urla facciano da dolce richiamo agli zombie, pronti a mangiarselo vivo. È una delle scene più inquietanti dell’intera stagione, non solo perché è divertente, ma perché mostra un lato di Carol che finora non avevamo mai visto: quello del puro villain.
Proprio come Rick, del resto, che prima saluta Jessie e marito con un sorriso, poi mette mano alla pistola che nasconde dietro la schiena. Un segnale preoccupante, come quello che Grimes sente al di là dei cancelli, a cui si è avvicinato uno zombie: Rick appoggia il suo orecchio alle mura, quasi felice di percepire il pericolo (il tutto sulle note di “Spicks and Specks” dei Bee Gees…). Cosa stia passando nella sua testa, lo scopriremo negli ultimi episodi della stagione. La sensazione è che Alexandria sia davvero un’isola felice, ma Rick e Carol sembrano due lupi in mezzo a un branco di pecorelle smarrite. E potrebbero essere loro a far crollare questo angolo di paradiso. Ancora due puntate, poi, season finale.
Nella gallery qui sotto, tutti gli indizi e i momenti chiave dell’episodio 5×13:
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