Top ten 2013: Sight & Sound elegge i migliori film dell’anno. Guarda la gallery
Gabriele Ferrari
«Nel sudest asiatico, come altrove, i dittatori hanno ratti e scarafaggi a fare da loro boia ufficiali, ratti che sopravvivono al regime. Questo documentario sperimentale è uno spettacolo spaventoso, una daga, una ghigliottina, un confessionale in un manicomio. È anche una lezione di storia (e di come ce la ricordiamo) che mette paura». (Kong Rithdee)
«Sette anni, due superstar e la CGI più costosa che ci sia in circolazione». (Tom Huddleston)
«Pochi film scavano così a fondo, e con questa delicatezza, nella complessità delle relazioni umane, nelle gioie e nei dolori della scoperta di sé e nella dolorosa realizzazione che corpo e mente possono desiderare cose diverse». (Fernanda Solorzano)
«Un film che consolida lo status di Paolo Sorrentino come il più coraggioso degli autori contemporanei e ricorda al mondo cos\'è l\'euforia cinematografica». (Jonathan Romney)
«Il perfetto film per raccontare come ci si sente a essere giovani, persi e pieni di speranze». (Tom Charity)
«Lo strepitoso wuxia di Jia colpisce con ogni calcio e schizzo di rosso». (Andrea Picard)
«La fantascienza enigmatica di Carruth dà vita a una logica associativa straordinaria che costringe a riconsiderare tutti i collegamenti per giorni». (Roger Luckhurst)
«Il primo film vero e proprio di Barnard mi ha lasciato senza parole per un quarto d\'ora; dopodiché ho attaccato bottone con tutti per spiegare come Barnard sia la voce più personale del cinema britannico dai tempi di Shane Meadows: una sceneggiatura distillata da arte, location perfette, stilisticamente impressionante». (Nick Roddick)
«Intenso come la letteratura e profondamente radicato nella storia del cinema, il film di Diaz ci mostra il meglio e il peggio dell\'umanità». (Kong Rithdee)
«L\'insicurezza che trasmette allo spettatore deriva dai dettagli di questa storia chabroliana di desiderio mortale, fino alla sua enigmatica politica sessuale. Nessuno ha mai usato uno scroto con questa eleganza compositiva. L\'effetto è uno stato di costante eccitazione e sfiducia, e la regia è deliziosamente snervante». (Michael Koresky)