WandaVision, 7 Easter Egg che potrebbero esservi sfuggiti nell’episodio finale

Le scarpe di Il mago di Oz - Tra i tanti riferimenti al cinema e alle serie del passato dal carattere stregonesco, in WandaVision non poteva mancare un piccolo tributo al classico Il mago di Oz, il film di Victor Fleming del 1939 che ha decretato il successo di Judy Garland. Vediamo infatti i piedi di Agatha spuntare dalle macerie proprio come quelli della Strega dell’Est nel film di Fleming, dopo che Dorothy le ha fatto crollare addosso una casa. (@Disney/MGM)

Il Darkhold - Dopo averne accennato alla fine dell’episodio 7, Agatha Harkness finalmente lo chiama col suo nome: il Darkhold, il libro dei dannati, vecchia conoscenza dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nell’albo Marvel Spotlight #4 in 1972. È un libro di incantesimi che, in WandaVision, aiuta Agatha nel confronto con Scarlet Witch. Il Darkhold era già apparso anche nelle serie Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. e Runaways, ma con un aspetto molto diverso,.

Il controllo della mente di Wanda - La protagonista riesce a prendere il controllo della mente di Agatha arrivandole alle spalle a sorpresa: un riferimento ad "Avengers: Age of Ultron" e al modo in cui Wanda aveva manipolato gli Avengers all’inizio. (@Disney)

Spectrum - Nel finale della battaglia contro la SWORD, Monica Rambeau scatena la sua energia dimostrando in pieno i suoi poteri. Con uno dei suoi nomi di battaglia, che sia Photon o Spectrum, la rivedremo in Captain Marvel 2, come sembra suggerire anche il legame con Nick Fury creato nella scena mid-credits. (@Disney)

Lo stregone supremo - Agatha Harkness lo nomina affermando che Scarlet Witch sarebbe addirittura più potente di lui: è ovviamente un riferimento diretto a Doctor Strange, e forse un ulteriore collegamento con "Doctor Strange in the Multiverse of Madness". (@Disney)

Strega per amore - Poco prima di scomparire nella sua magica nuvola di fumo rosso, Wanda fa un gesto con le braccia che ricorda da vicino il gesto magico di Jeannie, la protagonista della serie anni ’60 "Strega per amore", uno dei riferimenti dichiarati di WandaVision, che infatti era già citato anche nel secondo episodio. (@Disney/Paramount)

Blade Runner - Nella scena mid-credits, Monica Rambeau è guidata in un cinema per un appuntamento segreto con un agente Skrull. Sul cartellone della sala vediamo la scritta “Tannhauser Gate”: è un riferimento diretto a "Blade Runner" di Ridley Scott, in particolare al celebre monologo del replicante Roy Batty (Rutger Hauer) che per intero, in italiano, recitava così: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire». (@Disney)