— Stiamo chiedendo ai protagonisti del cinema italiano di raccontarci cosa stanno vedendo in questi giorni di isolamento, come spunto di condivisione per i nostri lettori.
Film, serie TV, a volte pensieri sparsi su questo momento così particolare per la vita di tutti. Questa raccolta di suggerimenti ha preso forme diverse, a volte quelle della testimonianza più estemporanea e divertita, altre quella della lettera più seria. Per noi sono tutte preziose e testimoniano la volontà di vicinanza e condivisione che ci coinvolge tutti, ora che siamo obbligati a stare lontani più che mai —
Dopo la lettera a cuore aperto di Gabriele Salvatores continuiamo con il nostro appuntamento dedicato ai suggerimenti dei protagonisti del cinema italiano sui film e le serie tv da vedere in questi giorni di isolamento. Oggi i consigli ce li dà lo sceneggiatore italiano Nicola Guaglianone.
Dopo essere tornato da Los Angeles, dove ha frequentato seminari di sceneggiatura e struttura narrativa, Nicola Guaglianone ha iniziato un importante sodalizio con Gabriele Mainetti. Insieme hanno realizzato i premiati corti Basette e Tiger Boy, oltre al film Lo chiamavano Jeeg Robot (nomination ai David di Donatello per la migliore sceneggiatura). In arrivo ora anche il secondo film di Mainetti sempre scritto da Guaglianone Freaks Out. Al suo attivo anche i film di Ficarra e Picone L’ora legale e Il primo Natale, la commedia di Carlo Verdone Benedetta Follia e il family Movie con Paola Cortellesi La befana vien di notte.
#iorestoacasa a vedere… i consigli di Nicola Guaglianone
La quarantena non ha sconvolto la mia vita più di tanto. Io sono ipocondriaco e a noi ipocondriaci va meglio di tutti. Noi con la paura del contagio ci conviviamo dalla nascita. Abbiamo litri di Amuchina in ogni zaino e salviettine antisettiche in tutte le tasche. Siamo consapevoli dell’imminente arrivo di qualche malattia mortale. Abbiamo una collezione di mascherine.
Nell’attesa facciamo le prove di come la prenderemo come i Tenenbaums facevano con gli incendi.
Siamo abituati. Siamo preparati. Siamo i ciechi dalla nascita di Saramago. Nessuna fobia ci può sorprendere.
Poi sono anche misantropo e stare chiuso a casa non è poi un problema o una novità. Quindi non ho visto né più né meno film e serie di prima. Ho rivisto qualche puntata dei Soprano e la mia dose giornaliera di Seinfeld. E attendo con impazienza l’ultima puntata di Curb your enthusiasm. Il pericolo è trasformarsi in un piccolo Larry David, cosa che non auguro a nessuno, soprattutto a mia moglie.