Hakuna Matata! Giffoni 2019 risuona dei ritmi della savana de Il Re Leone, il nuovo attesissimo film Disney che sta già conquistando il box office di tutto il mondo. La riproposizione in grafica fotorealistica dell’immortale storia del leoncino Simba vanterà in Italia delle voci d’eccezione, tra cui il mitico duo formato da Stefano Fresi e Edoardo Leo, arrivati a Giffoni per incontrare gli oltre 6000 giovani giurati. Sul blue carpet anche una pioggia di palloncini brandizzati Il Re Leone, con gli inconfondibili colori del capolavoro Disney.
Stefano Fresi e Edoardo Leo interpretano rispettivamente il facocero Pumbaa e la mangusta Timon, i due simpatici amici di Simba votati alla filosofia dell’Hakuna Matata, “senza pensieri“. Nel cast italiano del film in uscita il 21 agosto ci sono anche Marco Mengoni e Elisa nei panni di Simba e Nala, mentre Cheryl Porter canta la nuova versione di Il cerchio della vita, l’iconico brano di apertura.
Come vi siete sentiti al pensiero di essere stati scelti per interpretare due personaggi così iconici?
Leo: «Timon nel film d’animazione originale è stato doppiato da un grandissimo attore e doppiatore come Tonino Accolla, e questo confronto inizialmente mi ha un po’ spaventato. Poi però l’idea di cimentarmi con questa sfida mi ha intrigato sempre di più e sono davvero orgoglioso di averlo fatto. Questo Re Leone è un film visivamente straordinario. Quando abbiamo doppiato avevamo davanti le scene ancora non finite, perciò quando ho visto la versione definitiva sono rimasto a dir poco a bocca aperta».
Fresi: «Il Re Leone è il film della mia adolescenza, perciò sono contentissimo di aver fatto parte di questa nuova versione. Finora avevo doppiato soltanto parti cantate, ma mai anche il parlato di un personaggio. In più devo dire che è stato davvero bello poter lavorare in coppia con un carissimo amico come Edoardo».
È più facile doppiare un cartone animato oppure personaggi realistici come quelli de Il Re Leone?
Leo: «Non ho mai doppiato cartoni animati ma posso dire che è stato davvero difficile trovare la voce di Timon. Abbiamo lavorato tanto con Fiamma Izzo, direttrice del doppiaggio meravigliosa, che ci ha guidato e ci ha aiutato nella ricerca delle voci di questi personaggi. Ci sono volute molte prove e non mi aspettavo che fosse così faticoso».
Fresi: «Con l’animazione a mano puoi anche andare sopra le righe con il disegno, mentre questo film ha uno stile estremamente realistico, perciò ciò che è stato tolto in espressione ai disegni deve essere restituito con l’interpretazione del doppiatore. Di sicuro non è stato affatto facile».
Vi siete ispirati ai doppiatori americani?
Leo: «Sicuramente quella è stata la nostra base di partenza, perché mentre loro hanno avuto ampio spazio per l’improvvisazione noi abbiamo dovuto seguire la traccia inglese. Ma qua e là abbiamo potuto fare qualche modifica o adattamento e mettere un po’ di noi nei personaggi. A differenza loro poi io e Stefano abbiamo doppiato separatamente, ma fortunatamente ci conosciamo bene e questo ci ha aiutato ad avere chimica soprattutto con i tempi comici».
Ovviamente nel film interpretate anche una delle canzoni più belle della Disney, il motto di Timon e Pumbaa, Hakuna Matata. Come vi siete trovati con il canto?
Leo: «Cantare questo brano è stata una responsabilità enorme perché ci sono davvero aspettative altissime dato che si tratta di una canzone iconica. Abbiamo lavorato con dei maestri di canto per prepararci. Sembra un brano facile e invece mi sono ritrovato a stupirmi di quanto fosse faticoso dal punto di vista tecnico!».
Fresi: «Il fatto è che noi ci credevamo bravissimi, ma poi ci hanno detto che la parte di Simba l’avrebbe fatta Marco Mengoni e abbiamo capito di non poter competere…».
Oltre a Il Re Leone, qual è il film d’animazione della vostra infanzia?
Fresi: «Fantasia di Walt Disney. È un film che mi ha segnato moltissimo permettendomi in giovane età di avvicinarmi alla musica e soprattutto alla fusione tra musica e immagini. Poi direi anche Conan di Miyazaki, anche se è una serie».
Leo: «Non guardavo molto cinema di animazione da bambino, già da piccolo guardavo film ritenuti “da grandi”. Però per le serie animate amavo Lupin III».
Foto: Courtesy of Giffoni Film Festival
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