Due colpi di lupara, sulla soglia della casa della futura moglie: a soli 27 anni, è finita così la vita del sindacalista Antonio Esposito Ferraioli, a cui #Giffoni50 dedica la proiezione del cortometraggio Tonino per celebrarne e onorarne la memoria.
Il giovane di Pagani, interpretato dall’attore Andrea Contaldo, era un cuoco ucciso dalla Camorra il 30 agosto 1978 perché si è rifiutato di piegarsi alle volontà della criminalità locale. Gli era stato infatti intimato di servire carne marcia nella mensa di una fabbrica Fatme, nella cittadina in provincia di Salerno. Per quest’assassinio ad oggi nessuno è stato ancora condannato, ecco perché gli sceneggiatori Aldo Padovano, Alfonso Tramontano Guerritore e Federico Esposito hanno deciso di riportare sotto i riflettori questa pagina nera della storia italiana. Con la regia e la fotografia di Gaetano Del Mauro, in meno di un quarto d’ora il corto porta il pubblico sulla scena del crimine, aprendo e chiudendo un cerchio su un luogo familiare che a Tonino è diventato fatale. Nel cast anche Anna Rita Vitolo (L’amica geniale), nei panni della sorella della vittima, un uomo che si è sempre battuto per la giustizia sul luogo di lavoro senza mai abbassare la testa.
Il progetto, prodotto da CGIL e Flai CGIL con la Fondazione Pol.I.S della Regione Campania, fa parte del programma Giffoni per la legalità e conferma l’impegno sociale del festival per ragazzi che quest’anno compie 50 anni. Pensato e realizzato da un gruppo di giovani talenti campani, Tonino vibra di sensibilità e, libero da ogni retorica, rappresenta un omaggio ad una vita spesa al servizio della comunità, anche a costo del sacrificio più grande.
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