Tramite un video diffuso sui suoi canali social, Netflix Italia ha svelato i doppiatori italiani di Klaus, il film d’animazione originale Netflix Animation in arrivo in streaming il 15 novembre. Nel cast anche Marco Mengoni, che presterà la voce al postino Jesper dopo aver doppiato Simba nel film Disney Il Re Leone, ma anche Francesco Pannofino, Carla Signoris e molti altri ancora. Continuate a leggere per scoprire Klaus doppiatori italiani.

Trama 

La storia racconterà le origini della figura di Babbo Natale, ma sarà incentrata su un postino di nome Jesper. Quando Jesper si dimostra il peggior studente dell’accademia postale, viene inviato su un’isola ghiacciata sopra il circolo polare artico, dove gli scontrosi abitanti si scambiano a malapena qualche parola, figuriamoci le lettere. Jesper è sul punto di mollare quando trova una preziosa alleata nella maestra Alva e scopre Klaus, un misterioso artigiano che abita da solo in una capanna piena di giocattoli fatti a mano. La loro improbabile amicizia farà tornare il sorriso alla città di Smeerensburg, creando una nuova generazione di vicini generosi, una magica leggenda e tante calze appese con cura al camino.

Klaus doppiatori italiani

Ecco chi saranno i doppiatori italiani di Klaus:

• Marco Mengoni: Jesper, il postino protagonista
• Francesco Pannofino: Klaus, l’artigiano che realizza i giocattoli
• Neri Marcorè: Mogens
• Ambra Angiolini: Alva, la maestra del villaggio
• Carla Signoris: Mrs Krum, la cattiva del film

Ed eccoli in azione al leggio durante le sessioni di doppiaggio:

Un film innovativo

La storia di Klaus sarà una reinterpretazione della leggenda di Babbo Natale, calcando la mano sull’ironia: e se dietro la figura positiva di Babbo Natale ci fosse il protagonista più antipatico di sempre?

Da non sottovalutare però la tecnica: Klaus è il grande e agognato ritorno all’animazione tradizionale, che da più di dieci anni è scomparsa dai grandi studi di Hollywood. Ma non solo: grazie a un nuovo software per l’illuminazione, gli artisti sono stati in grado di regalare un effetto tridimensionale mai visto prima per una pellicola disegnata a mano. Per Sergio Pablos, che anche di fronte ai no ricevuti dai grandi studi si è sempre rifiutato di realizzare il film al computer, era importante portare avanti la tecnica del 2D perfezionandola con le nuove tecnologie.