Un altro grande addio per i Pixar Animation Studios. Dopo John Lasseter e la produttrice Darla K. Anderson, ora è la volta di Lee Unkrich, acclamato regista di Coco e Toy Story 3.
Lee Unkrich ha comunicato venerdì ai dipendenti della Pixar la sua intenzione di lasciare lo studio dopo ben 25 anni di carriera, in cui da regista ha regalato al pubblico due dei film più acclamati dello studio, entrambi premiati con l’Oscar.
La sua scalata al successo all’interno della Pixar è iniziata già con Toy Story, per il quale ha ricoperto il ruolo di editor. In seguito è stato co-regista di film come Alla Ricerca di Nemo, Monsters & Co. e Toy Story 2, per poi essere promosso come regista nel 2010 con Toy Story 3.
L’addio di Lee Unkrich alla Pixar
“È impossibile per me esprimere quanto sono stati belli questi 25 anni e quanto ha significato per me lavorare insieme a persone così fantastiche e dal talento così fenomenale. Molti di voi sono ormai come di famiglia ed è praticamente impossibile immaginare di non essere più alla Pixar con voi”, ha scritto il regista. “Ma nella vita tutto cambia, e ora è arrivato il momento per nuove sfide e nuove avventure“.
Unkrich ha poi aggiunto che non andrà a lavorare in un altro studio di animazione, piuttosto desidera prendersi una pausa dal lavoro per passare più tempo con la sua famiglia e dedicarsi ai suoi progetti personali, che ha dovuto accantonare per tutti questi anni. “E chissà, forse un giorno avrò delle nuove storie da raccontare”, ha aggiunto.
Il regista ha concluso la sua lettera rallegrandosi del fatto che finalmente tra qualche anno potrà andare al cinema a gustarsi il prossimo film Pixar con l’entusiasmo che hanno gli spettatori e senza sapere in anteprima come andrà a finire. “Sarò in prima fila per assistere alle opere che voi creerete insieme”.
“Lee è arrivato mentre stavamo realizzando Toy Story e da allora ha avuto un’influenza profonda su tutti i film Pixar”, ha dichiarato Pete Docter, che ricopre il ruolo di Chief Creative Officer dopo l’allontanamento di John Lasseter. “Ha letteralmente insegnato a noi registi in erba tutti i principi più importanti. Il suo senso artistico e le sue abilità come editor e co-regista sono un fattore molto importante per l’alta qualità dei nostri film, e quando Lee è diventato regista, la sua capacità di bilanciare lo humor con l’emozione gli hanno permesso di creare alcuni dei film più belli che abbiamo mai fatto”.
Fonte: THR
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