Manca ormai meno di un mese alla Notte degli Oscar, che si terrà nella notte tra il 9 e il 10 febbraio 2020 presso il Dolby Theatre di Los Angeles. Aspettando di scoprire il verdetto dell’Academy, vi presentiamo i cinque film candidati nella categoria per il Miglior film d’animazione, sezione che ha visto vincere gli anni passati Frozen – Il regno di ghiaccio, Big Hero 6, Inside Out, Zootropolis, Coco e Spider-Man – Un nuovo universo. Quest’anno la competizione si fa davvero interessante e con un risultato che non è poi così scontato. Dopo l’esclusione di Frozen 2, a concorrere all’ambita statuetta sono rimasti il film Disney Toy Story 4, l’ultimo film LAIKA Missing Link, fresco vincitore del Golden Globe come Miglior film d’animazione, il terzo capitolo della saga DreamWorks Dragon Trainer – Il mondo nascosto e due outsider di casa Netflix: l’acclamato Klaus – I segreti del Natale e il poetico Dov’è il mio corpo?, con una storia pensata per gli adulti e non per i bambini. Chi vincerà?
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Toy Story 4 (3+)
Dopo il finale perfetto di Toy Story 3, di un quarto capitolo non se ne sentiva il bisogno. Eppure Pixar è stata in grado di confezionare un film solido, stratificato ed emozionante considerato ora il migliore della saga. Protagonista assoluto della storia è Woody che, ora che è a casa di Bonnie, ha perso il suo ruolo di leader ed è in piena crisi d’identità.Ad aiutarlo a ritrovare la strada è la ritrovata pastorella Bo Peep, diventata nel frattempo una donna forte e indipendente, molto diversa dalla bambolina che avevamo imparato a conoscere. Un film toccante che si interroga sulla crescita, sull’evoluzione dei legami e sull’importanza di trovare il proprio posto nel mondo. Fanno il loro ingresso nuovi simpatici personaggi come la forchetta giocattolo Forky. Leggi la recensione del film
Dragon Trainer – Il mondo nascosto
Epico e toccante, Il mondo nascosto è il terzo e conclusivo capitolo delle avventure vichinghe di Hiccup e Sdentato. Nei nove anni in cui abbiamo imparato a conoscerli, i protagonisti di questa saga sono cresciuti e ora affrontano tematiche più adulte. Se il primo film parlava di diversità e il secondo dell’importanza della famiglia, ora il film si concentra sul concetto di crescita e del bisogno innato di spiccare il volo lontano dal nido. Si parla di trovare la propria strada nel film e del coraggio di diventare adulti, ma anche di amore, di perdita e di sacrificio. Si poteva concludere meglio? Leggi la recensione del film
Missing Link
Dopo i meravigliosi Coraline, ParaNorman, BoxTrolls e Kubo e la spada magica, lo studio specializzato in stop motion Laika Entertainment conquista un Golden Globe e una nomination agli Oscar con Missing Link, un film che sembra prendere una direzione decisamente diversa rispetto ai primi lavori. innanzitutto, il protagonista non è più un bambino ma un terzetto di adulti, in più non sembrano esserci atmosfere cupe o riferimenti a zombi o mostri, ma un’atmosfera scanzonata da commedia-avventura. Diretto da Chris Butler (già regista di ParaNorman) e prodotto da Travis Knight (presidente dello studio e regista di Kubo e la spada magica) il film è ancora inedito in Italia. Qui sotto il trailer originale:
Klaus – I segreti del Natale
Primo film d’animazione prodotto da Netflix, Klaus è stata la rivelazione delle feste. Realizzato in animazione tradizionale con disegni in 2D, ma supportata da un’illuminazione in CGI che stacca i personaggi dagli sfondi regalandogli una naturale tridimensionalità il film è diretto da Sergio Pablos, al suo debutto alla regia dopo un’esperienza quindicennale in grandi Studi d’animazione come Disney, Sony Pictures Animation, Blue Sky Studios e Illumination Entertainment sia come animatore che come sceneggiatore. Il film segue le vicende di Jasper, un ragazzo viziato ed egoista che viene inviato dal padre a fare il postino su un’isola ghiacciata del Nord. Qui fa la conoscenza di un burbero falegname e dà l’avvio alla tradizione del Natale. Leggi la recensione del film
Dov’è il mio corpo?
Film d’animazione pensato per un pubblico adulto tratto dal romanzo di Guillaume Laurant “Happy Hand”. In un laboratorio parigino, una mano amputata sfugge al suo infelice destino e parte alla ricerca del resto del suo corpo. Durante una terrificante avventura attraverso la città, l’arto si difende da piccioni e ratti per riunirsi con Naoufel, che consegna pizze a domicilio. I suoi ricordi di Naoufel e il suo amore per la bibliotecaria Gabrielle potrebbero fornire risposte sulla causa della mutilazione e uno sfondo poetico per la possibile riunione dei tre.
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