Domenica 21 luglio è stato il giorno di Stranger Things a Giffoni 2019: sul blue carpet del prestigioso festival per ragazzi sono infatti arrivati Charlie Heaton e Natalia Dyer, direttamente dalla serie Tv del momento, la cui terza stagione sta conquistando rapidamente il pubblico nelle ultime settimane.
I due attori, che sono una coppia anche nella vita reale oltre che sul set, interpretano i ruoli di Jonathan e Nancy, i giovani adulti del cast di Stranger Things. In questa stagione in particolare li vediamo alle prese con l’inizio della vita lavorativa quando entrambi vengono assunti nella redazione del giornale locale.
Inutile dire che il pubblico dei giovanissimi ha accolto con entusiasmo l’arrivo della serie Stranger Things a Giffoni 2019: bagno di folla sul blue carpet e tantissimi ragazzi presenti al doppio incontro con gli attori, che hanno avuto modo di rivelare tanti retroscena della serie, curiosità sulla loro carriera e molto altro.
Ecco alcune delle curiosità più interessanti emerse dall’incontro con la stampa.
Stranger Things a Giffoni 2019: incontro con Charlie Heaton e Natalia Dyer
I vostri personaggi sono cresciuti molto in questa stagione. Quanta voce in capitolo avete avuto sulla loro evoluzione?
Heaton: «Entrambi i nostri personaggi si affacciano ora alla vita adulta, perciò sono maturati molto rispetto a come li avevamo conosciuti nelle prime stagioni. Di sicuro man mano che andiamo avanti abbiamo l’opportunità di influire di più sulla loro scrittura, anche perché gli autori sono molto aperti al confronto con noi».
Dyer: «Il percorso di Nancy è molto interessante, è cresciuta molto e tutto ciò che ha passato l’ha resa più sicura di sé e più determinata. Mi affascina soprattutto il parallelo che si crea in questa terza stagione, in cui sfidare il paranormale l’ha aiutata ad affrontare una nuova situazione nella vita di tutti i giorni, dato che si ritrova in un ambiente tossico e sessista. Noi siamo molto attenti all’integrità dei personaggi, vogliamo che siano sempre coerenti, perciò dopo tre stagioni a volte leggendo lo script ci ritroviamo a dire: ma non parlerebbe mai così! oppure non farebbe mai questa cosa!».
Notate una contraddizione nel raccontare un’epoca così cinematografica come gli anni ’80 e farlo con il mezzo contemporaneo più digitale possibile, ovvero lo streaming?
Heaton: «In realtà no, perché osservando bene Stranger Things è una serie molto cinematografica. Basta guardare quest’ultima stagione: la qualità è talmente alta che sembra di vedere un blockbuster degli anni ’80, soltanto che è sviluppato in più puntate. Non penso che ci sia una contraddizione, piuttosto i film e le serie si stanno mescolando sempre di più tra di loro creando degli ibridi. E personalmente non credo che il cinema sta morendo: così come è bello vedersi un film a casa sul proprio computer, è bello anche vivere l’esperienza della sala cinematografica».
Stranger Things non sarà eterno. Come vi fa sentire sapere che prima o poi dovrete dire addio a questi personaggi?
Dyer: «Cerco di non pensarci molto. Non riesco a guardare così avanti nel futuro! Nessun attore vuole essere noto solo per un personaggio, quindi prima o poi dovremo guardare avanti. Lo show ci ha dato l’opportunità di iniziare con un ambiente bellissimo e un team che è diventato come una famiglia, ma speriamo che ci saranno in futuro altre occasioni di poter crescere in altri modi».
Heaton: «Quando si lavora a un progetto così grande e così di successo è meglio concentrarsi sul presente e godersela finché dura. Io poi non voglio necessariamente far parte di grandi film, non recito per la fama ma perché voglio raccontare storie. Perciò, se anche non dovesse ricapitarmi un successo come Stranger Things, sarò felice lo stesso fintanto che continuerò a recitare».
I fan amano i vostri personaggi individualmente, ma ovviamente sono anche appassionati della loro relazione, che ora vediamo consolidata. Secondo voi come si evolverà il rapporto tra Jonathan e Nancy nelle prossime stagioni?
Dyer: «La loro relazione si è evoluta davvero tantissimo. All’inizio quando li abbiamo conosciuti erano due ragazzi che sembravano provenire da mondi lontanissimi, ma hanno trovato una connessione profonda attraverso le esperienze traumatiche che hanno condiviso. In questa stagione invece li vediamo alle prese con la vita di tutti i giorni, in contesti più regolari come il loro primo lavoro. Ma per loro è anche il momento delle grandi domande di tutti i giovani adulti: cosa faranno dopo la scuola, che cosa vogliono dal loro futuro… Cresceranno insieme oppure no? Difficile dirlo adesso, ma io mi fido degli autori. Spero soltanto che, qualunque cosa accada, a Jonathan e Nancy sia dato spazio sufficiente nelle prossime stagioni».
Foto: Courtesy of Giffoni Film Festival
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