Visto con i bambini, la recensione di Asterix e il segreto della pozione magica
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Visto con i bambini, la recensione di Asterix e il segreto della pozione magica

Tanto divertimento e un pizzico di magia condiscono il decimo lungometraggio animato dedicato al celebre fumetto, che quest'anno compie 60 anni. Leggete la recensione di Asterix e il segreto della pozione magica

Visto con i bambini, la recensione di Asterix e il segreto della pozione magica

Tanto divertimento e un pizzico di magia condiscono il decimo lungometraggio animato dedicato al celebre fumetto, che quest'anno compie 60 anni. Leggete la recensione di Asterix e il segreto della pozione magica

Nel 1959, sul primo numero della rivista Pilote, faceva il suo debutto uno dei personaggi più iconici dei fumetti e vero e proprio eroe francese: Asterix. 60 anni, più di 30 albi, 10 lungometraggi animati, quattro film in live action e un’infinità di videogiochi dopo, Asterix è ancora oggi attuale e modernissimo. Sarà per l’attitudine dei suoi “genitori”, René Goscinny (testi) e Albert Uderzo (disegni), di dargli sempre una connotazione politica, vedi per esempio Le 12 fatiche di Asterix che ironizzava sulla burocrazia, o sarà per la forte componente umoristica, ma il suo personaggio non sente il passare del tempo e continua a conquistare nuove generazioni, grazie anche al suo recente rilancio in CG. In occasione dei festeggiamenti per i 60 anni del mitico gallo arriva al cinema il decimo lungometraggio animato con una storia completamente inedita. Qui la recensione di Asterix e il segreto della pozione magica.

La recensione di Asterix e il segreto della pozione magica

Tutti i nove film d’animazione che lo hanno preceduto, compreso il primo totalmente in computer grafica uscito quattro anni fa, erano tutti tratti dalle storie a fumetti originali. Il segreto della pozione magica è invece il primo lungometraggio totalmente originale che ha rivisitato il mondo di Asterix pur rimanendone fedele allo spirito e ai mille dettagli che lo caratterizzano. 

Nei suoi tanti anni di “carriera” Asterix ha sempre difeso il suo villaggio gallico dalle mire di espansione di Cesare grazie alla pozione magica preparata da Panoramix. Ma cosa succederebbe se il celebre druido non fosse più in grado di realizzarla? L’idea alla base del film parte proprio dall’esigenza di dare spazio a personaggi minori ma molto importanti nello snodo narrativo della storia e di scoprire di più sul legame fondamentale da la popolazione gallica e la magia.

La trama

Un giorno come tanti, in cui la vita del villaggio scorre tranquilla e i nostri eroi, Asterix e Obelix, sono intenti come sempre a dare la caccia ai cinghiali, Panoramix cade per la prima volta da un albero ferendosi a una gamba. Ora che è immobilizzato in poltrona, il druido si rende conto di non essere in grado di raccogliere gli ingredienti necessari a preparare la pozione magica rendendo così il villaggio vulnerabile agli attacchi dei romani. Urge così partire per una spedizione alla ricerca di un giovane druido a cui tramandare il segreto della pozione magica, ma trovarlo non sarà così facile. Soprattutto perché a mettere i bastoni tra le ruote ad Asterix, Obelix e Panoramix ci penserà Rancorix (in originale Sulforix), un vecchio druido rancoroso e vendicativo consumato dalla brama di potere. 

Sotto la superficie

Se il precedente film puntava sulle lusinghe del capitalismo per far scaturire l’umorismo, qui è l’indole lassista delle nuove generazioni a diventare il perfetto bersaglio per le frecce dell’ironia di Alexandre Astier, sceneggiatore del film oltre che regista, insieme a Louis Clichy. Esplorando la necessità delle vecchie generazioni di tramandare il loro sapere a quelle più giovani, viene infatti evidenziato come i ragazzi di oggi non danno il giusto peso a quello che viene loro insegnato. Senza contare che una certa rettitudine morale è assolutamente necessaria per avere a che fare con informazioni così preziose. Cosa succederebbe se la formula della pozione finisse nelle mani sbagliate? A ridare fiducia nelle nuove generazioni ci pensa Pectine, una giovane studente dei corsi di Panoramix che ama realizzare invenzioni di ogni tipo e non si tira indietro quando l’avventura chiama…

Anima POP

Come in tutti i film di Asterix, anche ne Il segreto della pozione magica sono stati disseminati moltissimi omaggi e riferimenti alla cultura pop che faranno divertire i genitori ancora prima dei bambini. Così come la musica, a partire dai titoli di testa accompagnati dalla hit You Spin Me Round (Like a Record) dei Dead or Alive, un fantastico spint iniziale che da la carica a tutto il film.

Visto con i bambini – La recensione di Asterix e il segreto della pozione magica

Alex (10 anni) e Giorgio (8 anni) sono cresciuti guardando le avventure di Asterix e Obelix e quindi attendevano con molta impazienza l’arrivo de Il segreto della pozione magica per divertirsi con le loro nuove avventure. Giorgio è rimasto un po’ deluso di non aver potuto vedere Obelix prendere a schiaffoni i romani, perché è sempre una delle sue scene preferite, ma si è consolato con le buffe scene con i cinghiali e con l’entrata in scena di Pectine, il suo nuovo idolo. Alex invece, molto attratto dal lato magico della storia, ha trovato il cattivo molto più interessante di molti altri visti nei film precedenti e si è divertito molto con le scene in cui erano presenti tutti i druidi. “Sembrano degli scienziati pazzi” ha detto sorridendo, già immedesimandosi nel suo futuro in cui si vede in camice bianco pronto a realizzare qualche folle invenzione. 

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