Visto con i bambini, la recensione di Avengers Endgame. La fine è arrivata
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Visto con i bambini, la recensione di Avengers Endgame. La fine è arrivata

Perfetto finale della saga, il film lascerà con il fiato sospeso per lo stupore perché non chiude una storia ma la espande verso il futuro. La recensione di Avengers Endgame

Visto con i bambini, la recensione di Avengers Endgame. La fine è arrivata

Perfetto finale della saga, il film lascerà con il fiato sospeso per lo stupore perché non chiude una storia ma la espande verso il futuro. La recensione di Avengers Endgame

La parola fine è stata scritta. Dopo 22 film, innumerevoli supereroi coinvolti e tanto pathos da riempire non uno ma centinaia di universi, tutto quello che conoscevamo del mondo Marvel è finito. E nello stesso tempo è rinato. Un finale perfetto che lascerà senza fiato, per le risate, senza lacrime, per le troppe versate, e senza parole per lo stupore. Qui di seguito la recensione di Avengers Endgame visto con i bambini. Naturalmente senza spoiler. Per sapere tutti i dettagli più gustosi dovrete sedervi in una sala buia per tre ore e assaporare ogni minuto del gran finale.

La recensione di Avengers Endgame

Dove eravamo rimasti

Avengers Infinity War, uscito esattamente un anno fa, aveva lasciato tutti sgomenti. Thanos era riuscito nel suo intento di schioccare le dita con il guanto dell’infinito e aveva sterminato metà della popolazione di tutti i mondi conosciuti e sconosciuti. Tra le persone dissolte c’erano anche tanti amatissimi supereroi come Black Panther, Spider-Man, Star Lord, Groot, Doctor Strange e persino Nick Fury. Dopodiché Thanos si era ritirato a vita privata a coltivare ortaggi lasciando ai sopravvissuti il compito di rimettere in sesto i cocci. 

Come tutto ebbe inizio

Riparte esattamente da qua Avengers Endgame. Dopo un incipit che precede i titoli di testa, che mostra gli esiti infausti di Thanos anche nella vita di un altro supereroe superstite, ritroviamo i nostri eroi a pochi giorni dall’apocalisse che ha devastato la Terra. Con metà della popolazione sparita, i governi sono allo sbando e ricominciare pare impossibile. La speranza è morta insieme alla sua gente. Gli unici che cercano di non far spegnere la flebile fiamma che ancora perdura in loro sono gli Avengers, dispersi ma ancora uniti, svuotati ma ancora pieni di voglia di vendicarsi. E ancora pronti all’azione, soprattutto ora che al loro fianco è arrivata Captain Marvel. Sarà davvero lei l’arma definitiva per sconfiggere Thanos?

Sulla trama non aggiungeremo nulla di più, perché ogni ulteriore informazione non sarebbe che rivelatrice del destino a cui vanno incontro i nostri eroi. Quell’unica possibilità su 14 milioni intercettata dal Doctor Strange nelle sue visioni e che ora è in procinto di compiersi. 

Lacrime e sangue

Endgame è, come accennavamo, il finale perfetto per una saga lunga (finora) 22 film. Si ride, si piange, si urla, si inveisce e si esulta, ma soprattutto si ribalta completamente tutto quello che avevamo immaginato di vedere sul grande schermo. Qualche teoria e qualche spoiler uscito in rete avevano visto giusto, ma la direzione che decide di prendere il film è una strada che nessuno avrebbe mai pensato di percorrere. Il dramma è tangibile in ogni minuto dei 180 di cui è composto, ma la tensione che si respira, continuamente bersagliata da battute e scelte drammaturgiche con svolta comica (una su tutte Thor in versione Drugo), finisce per sfilacciarsi lasciando passare un venticello di sollievo.

Il braccio e la mente

Infinity War mantiene un primato rispetto a Endgame: contiene le migliori scene d’azione di tutta la saga. Questo ultimo capitolo lascia infatti che il braccio sia il predecessore mentre il film si conserva il ruolo della “mente”. È un film pensante e che fa pensare, insegna molto di più su tutti i film della saga dei film stessi e mostra l’umanità dei supereroi. Il re è nudo, o meglio, gli eroi sono a nudo e diventano bellissimi, molto più belli e affascinanti di quanto avevamo mai potuto sognare. 

Non c’è rosa senza spine

Non tutto però fila per il verso giusto. La scelta di relegare un personaggio chiave a poche scene e del tutto ininfluenti fa nascere non pochi interrogativi. Che sia una scelta voluta perché dietro questa volontà si nasconde la chiave per leggere i futuri film? Oppure è stato soltanto una sorta di Mcguffin, ovvero un escamotage sotto forma di motore propulsore che aiutasse i nostri eroi a ritrovare se stessi? A dirlo sarà solo il futuro, cinematografico e non, della Marvel, che però vedrà l’assenza di alcuni personaggi chiave della saga. Nell’epilogo finale si salutano i vecchi amici e prepara il benvenuto ai nuovi che raccoglieranno il testimone pronti a fiondare la Marvel nel futuro. 

Scene post credits

La mancanza delle immancabili scene post credits fa pensare che Endgame sia davvero il film conclusivo della Fase 3, ma Kevin Feige ha già annunciato che sarà invece Spider-Man Far From Home ad avere il compito di chiudere un’epoca. Quali saranno i collegamenti con Endgame e in che modo proseguirà gli eventi visti finora è ancora un mistero che verrà svelato soltanto quest’estate in sala…

Visto con i bambini

Come già Avengers Infinity War, anche Endgame gioca sull’alternanza di toni drammatici con altri più leggeri, così da rendere la versione adatta anche ai bambini al di sotto dei 12 anni. Attenzione però alla sensibilità dei minori. Il film è imperniato di sentimenti forti e violenti come il dolore della sopravvivenza, la disperazione della perdita e la frustrazione della sconfitta. Una marea di emozioni che non sarà facile attraversare indenni nonostante le numerose situazioni comiche che contribuiscono ad alleggerire i toni. Senza contare che non manca anche la violenza, quella fisica, sotto la quale i bambini vedono cadere i loro eroi preferiti. E scoprire la loro fragilità potrebbe spiazzarli. 

Alex (10 anni) e Giorgio (8 anni) si sono preparati con impegno all’appuntamento con Thanos, rivedendo tutti i film della saga in rigoroso ordine cronologico. Non hanno battuto ciglio per tutta la durata del film che anche se di tre ore, è terminata in un lampo. Sono rimasti però molto scioccati dal finale, incapaci di dire addio a personaggi che hanno tanto amato e imparato a conoscere quasi come amici. La delusione di aver visto vanificare le loro aspettative sulla trama ha però lasciato presto il posto all’entusiasmo per quanto avevano visto. Già pronti per tutta una nuova generazione di eroi di cui Spider-Man sarà soltanto l’antipasto.

 

 

 

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