29La chiave avvia il motore dell’auto, la mano sposta la leva del cambio. James Bond ha un’aria compiaciuta, mentre Madeleine Swann si volta a osservarlo per intuirne i pensieri. È tempo di partire e loro, a bordo di una Aston Martin DB10, si allontanano in una mattina londinese, diretti verso un’esistenza felice in cui lui non dovrà più preoccuparsi di salvare il mondo. Il finale di Spectre, quarto capitolo della saga di 007 nell’era di Daniel Craig, non lasciava dubbi sul futuro della spia nata dalla penna di Ian Fleming. Convinzione legata anche ad alcune dichiarazioni dello stesso Craig, che due giorni dopo la fine delle riprese aveva commentato: «Preferirei tagliarmi le vene che farne un altro». Si è poi scusato addossando la colpa alla stanchezza: aveva girato parecchie scene con una gamba rotta. Quattro anni e mezzo dopo l’uscita del film di Sam Mendes, la partita è ancora aperta.
È un tardo pomeriggio di fine ottobre e Best Movie è stato invitato a osservare la penultima giornata di riprese di No Time To Die all’interno dei Pinewood Studios, che ospitano la saga sin dal debutto, avvenuto nel 1962 con Licenza di uccidere. Il 25esimo capitolo, costato 250 milioni di dollari, è diretto da Cary Fukunaga (che ha sostituito Danny Boyle) e renderà omaggio alle altre pellicole interpretate da Craig. I produttori Barbara Broccoli e Michael G. Wilson sono fieri ma esausti: siamo al 129esimo giorno di una produzione non facile: lo scorso giugno tre esplosioni hanno distrutto il set ferendo un membro della troupe. «È sempre triste arrivare alla conclusione di un film e, in questo caso, è particolarmente difficile perché è l’ultima volta di Daniel. È la fine di un’era» spiega Broccoli. Hanno provato a convincerlo a ripensarci? Scuote le spalle: «Stavolta ce l’abbiamo fatta, ma dubito che riusciremo a farlo tornare». Il gran finale, che si prospetta pieno di colpi di scena, ha inizio con un Bond colpito laddove è più vulnerabile, nei sentimenti. Lo si intuisce già dal trailer, che si apre con Bond e Madeleine ancora una volta in auto. Solo che, adesso, la situazione è tutt’altro che romantica, perché qualcuno sta cercando di ucciderli.
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Foto: © Metro Goldwyn Meyer (MGM), Universal Pictures, Eon Productions
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