Cosa dire di questo film, in cui ogni inquadratura è puro terrore, ogni urlo è una pugnalata al cuore, ogni camminata da ragno a testa in giù lungo le scale è…be’, una camminata da ragno a testa in giù lungo le scale? L’esorcista di William Friedkin è uno degli horror più famosi (e spaventosi) di sempre, nonché quello che ha segnato irrimediabilmente il genere “film con demoni scacciati da corpi umani”.
La storia è quella di Pazuzu, demone socievole che prova a stringere amicizia con la piccola Regan ma riesce solo nell’intento di farle girare la testa. Un po’ troppo. Abbastanza da convincere i genitori di Regan a ingaggiare un esorcista. Per farlo fuggire dal corpo di Regan. E, be’, entrare in quello di un gesuita che probabilmente passava di lì per caso perché aveva appena perso il tram. Tale e tanta è la disperazione del poveretto che finisce per gettarsi da una finestra. Un esorcismo un po’ brusco, ma tutto sommato efficace.
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