Il videogioco
Dead Space (Visceral Games, 2008), Dead Space 2 (Visceral Games, 2011), Dead Space 3 (Visceral Games, 2013)
Di cosa parla
Nato come, ehm, “fortemente ispirato” ad Alien, con un primo capitolo che raccontava le avventure dell’ingegnere Isaac Clarke tra i corridoi bui e infestati di xenomorfi necromorfi dell’astronave Ishimura, la serie ha poi allargato il campo, diventando una storia quasi epica che comprende anche fanatici religiosi e probabilmente la fine del mondo.
Perché potrebbe funzionare
Perché è una nuova versione di Alien in un mondo in cui nessun clone di Alien (fa forse eccezione il capolavoro Punto di non ritorno di Paul W.S. Anderson) è mai stato all’altezza dell’originale.
La wishlist
Quanto ci piacerebbe essere presi sul serio se diciamo Ridley Scott. Purtroppo, Prometheus ha rovinato tutto, quindi votiamo per qualcuno che con claustrofobia e creature che vivono nel buio ha dimostrato di saperci fare: Neil Marshall, il regista di The Descent. Per gli eventuali capitoli successivi, in cui i mostri aumentano di dimensione e la claustrofobia lascia il posto all’agorafobia, puntiamo invece su Guillermo del Toro. E per il protagonista? Poco importa, tanto è sempre mascherato…