Ed eccolo, il re di tutte le sbronze, il sovrano degli abusi alcolici, colui che da solo ha ridefinito il concetto di “ubriacatura al cinema”: John “Bluto” Blutarski alias John Belushi, debosciato membro della confraternita Delta Tau Chi. Impossibile scegliere quale delle sue indigestioni d’alcol sia la migliore in Animal House, storico film di John Landis che ha inventato un genere e ridefinito la comicità teen e i buddy movies americani. Forse quando si scola una lattina di birra alla goccia e se la accartoccia sulla fronte, prima di spaccare la chitarra di un fastidioso hippy canterino? O quando ingolla senza fiatare una bottiglia di whisky? O magari quando, al termine di una festa particolarmente devastante, coinvolge Daniel “D-Day” Day (Bruce McGill) e Kent “Flounder” Dorfman (Stephen Furst) in uno scherzo che comporta… la morte di un cavallo?
A voi la scelta, ma di una cosa potete stare sicuri: nessuno, nella storia del cinema, si è mai sbronzato come John Blutarski.
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