Ed eccola, la sigla che da sola vale più di mille parole – e che, secondo i detrattori delle ultime stagioni (nota personale dello scrivente: sciocchi!), è rimasta la cosa più bella della serie. La melodia, scritta da Rolfe Kent, è di quelle che ti si stampano in testa e non escono più, e sentire quelle poche note introduttive è sufficiente a farci piombare a capofitto nel mondo di Dexter Morgan, quella Miami assolata e godereccia nella quale anche il vicino di casa più insospettabile può rivelarsi un serial killer. Il colpo di genio, però, è soprattutto registico: un montaggio che mostra la mattinata-tipo del “killer dei killer”, tra spremute d’arancia e una rasatura perfetta, nel quale ogni dettaglio e ogni primo piano richiama però il tema centrale della serie, cioè il sangue (più ancora che la morte). Una zanzara che punge Dex, il succo d’arancia che cola sulle sue mani… tutto parla di sangue nella sigla di Dexter, anche quando non sembra. Un’opera talmente perfetta da meritarsi persino saggi critici di decine di pagine. Un capolavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA1) Le sigle più belle dei telefilm: Dexter
Abbiamo scelto per voi gli opening title più belli, innovativi e geniali di questi anni di televisione: ecco la nostra classifica!