«Io non so chi siete, non so che cosa volete»… comincia così la minaccia telefonica più famosa dell’ultimo decennio di cinema, uno spaventoso monologo che convertirebbe al pacifismo anche War Machine. E tutto questo perché? Spionaggio, corruzione, operazioni antiterrorismo su scala internazionale? Niente di tutto ciò: Bryan Mills è solo un padre premuroso, di quelli che se la figlia in trasferta non chiama cinque minuti dopo essere atterrata comincia ad allertare la polizia aerea, l’FBI e l’Interpol. Questa volta, però, l’apprensivo Bryan ne ha ben donde, visto il pericolo in cui si trova la figlia; o meglio, si troverebbe, se non fosse figlia di uno degli uomini più pericolosi del pianeta, in grado di sterminare da solo e praticamente a mani nude un intero plotone di mafiosi albanesi.
(da censura invece la sua seconda incarnazione, quella che invece di proteggere la figlia la coinvolge in inseguimenti e sparatorie e le insegna pure a lanciare granate in centro città)
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