Povera Emily: si era iscritta all’università perché voleva tanto diventare una persona istruita. È un’aspirazione assolutamente legittima per una ragazzina adorabile e brillante come lei!
E talentuosa, pure troppo forse: pochi giorni prima di cominciare le lezioni (prima, non dopo!) è già lì che parla in lingue sconosciute. E sbava, vomita e una serie di altre manifestazioni corporee non esattamente gradevoli alla vista, certo, e che probabilmente non le frutteranno quel tanto sospirato trenta e lode in Lingua dei Diavoli 2.
Già, perché ovviamente Emily è posseduta. E non dai demoni della cultura.
Consiglio: se avete dei figli non fate vedere loro questo film, e soprattutto non dite loro che è tratto da una storia vera. Potrebbero usarlo come arma per convincervi che studiare è inutile se non dannoso.
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