Finalmente cominciamo ad avere uno sguardo più preciso di quello che sarà 300: Rise of an Empire, sequel del visionario 300 di Zack Snyder. Dopo il logo, infatti, sono state diffuse online anche le prime immagini ufficiali del film, che trovate nella photogallery in fondo all’articolo. La pellicola racconta una storia parallela a quella narrata in 300: al centro c’è la battaglia tra i greci, guidati da Temistocle, e i persiani di Artemisia, braccio destro di Serse, che nutre un odio profondo verso gli avversari, colpevoli di aver ucciso la sua famiglia quando lei era ancora piccola. Della donna, a cui presta volto e corpo Eva Green, ha parlato il regista Noam Murro in un’intervista a Usa Today: «Buona parte del lavoro sporco di Serse nel film lo fa Artemisia. E lo fa molto bene, tanto è assetata di vendetta. È sexy e spietata, combinazione letale per qualsiasi uomo. E in più ha una spada. Io non vorrei mai litigare con lei».
Il regista si è poi soffermato sul rapporto con il film con Gerald Butler: «Dal punto di vista visivo, abbiamo seguito la scia di 300. Ma le battaglie avranno una coreografia completamente diversa». Se in 300, infatti, lo scontro si svolgeva unicamente al passo delle Termopili, in questo sequel i combattimenti si svolgeranno in più di una location, tra cui anche il mare: «Con più tattiche e luoghi a disposizione, le opportunità di creare sei diverse battaglie ovviamente aumentano».
Rodrigo Santoro tornerà nei panni del “divino” re dei persiani, con tutte le sue manie di grandezza, e stavolta dovrà vedersela con il leader dell’esercito greco, Temistocle, interpretato da Sullivan Stapleton. Il regista disegna un ritratto anche di lui: «È un personaggio più complicato di Leonida. A differenza del Signore di Sparta, è un guerriero che teme la battaglia e un politico allo stesso tempo. In più non è un re, perché vive nella democrazia». Discorso analogo per il suo esercito, non più composto da uomini nati per combattere: «Queste persone non vogliono combattere, sanno di non essere spartani. È solo gente comune che è costretta ad andare in guerra per non soccombere ad un tiranno. Rise of an Empire non è una semplice replica, ma un film completamente diverso. Segue lo stile di 300, ma racconta tutta un’altra storia». Anche grazie al contributo dello stesso Snyder, che ha co-scritto la sceneggiatura con Kurt Johnstad, introducendo nuove tematiche.
Fonte: Usa Today
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