«Ho il cervello delle dimensioni di un pianeta, e mi viene chiesto di scortarvi sul ponte»: povero Marvin, il robot depresso con il testone a cui pure quei campioni di allegria dei Radiohead hanno dedicato una canzone. Lui è intelligente, troppo intelligente per i suoi compiti di robot di bordo, e proprio il suo cervellone lo fa essere sempre pessimista e abbacchiato. Ma senza mai risultare fastidioso: la sua rassegnata malinconia richiama coccole e abbracci e ispira un’automatica simpatia. Chi non vorrebbe far tornare il sorriso metallico su quel faccione?
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