Ditocorto può fare tutti i discorsi che vuole su caos&scale, Olenna Tyrell può fare la Maggie Smith di Downton Abbey quanto le pare e Varys può parlare con tutte le spie del mondo. Non nominiamo neppure i tentativi di Stannis e Robb di marciare su King’s Landing. Al comando c’è un uomo solo e lo si sente ruggire forte e chiaro, con Rains of Castamere a tutto volume sparata dalla torre del Primo Cavaliere. Tywin “imperatore dell’universo” Lannister si è portato a casa la stagione facendo cappotto, con la classe e la bastardaggine che lo contraddistinguono da quando ha annientato l’intera Casa Reyne e l’ha messa ad addobbare i torrioni di Castel Granito come tanti arbre-magic medievali.
Demiurgo incontrastato delle sorti del regno, ha messo in riga tutti quanti con i suoi motti freddi e compassati: la Regina di Rose lo canzonava per quei suoi due figli incestuosi e lui ha minacciato di privarla dell’unico erede; Cersei ha provato ad alzare la cresta e si è sentita rispondere un paternalissimo «Taci, che sei donna e per giunta scema»; Joffrey è stato mandato a letto senza cena per dieci episodi («Do you really think a crown gives you power?»); Tyrion deve solo ringraziare che daddy Lannister non abbia seguito il suo istinto di buttarlo appena nato in pasto agli squali e gli Stark… Roose Bolton e Walden Frey salutano come quella che arriva seconda a Miss Italia e contano le monete nei forzieri.
Chiarito che un Lannister paga sempre i suoi debiti, Tywin è campione assoluto di magheggio, senza guardare in faccia nessuno, tutto per l’onore della (bellissima eh!) famiglia e la salvaguardia del potere in barba agli eserciti dei Lupi e a Tyrion che si illudeva di essere il più sveglio della combriccola. No sir, you ain’t.
Senza neanche tirar fuori una spada, Tywin torreggia e Martin applaude.
Il Trono di Spade – Special Edition: la guida di Best Movie alla serie fenomeno (Leggi qui un estratto dell’articolo pubblicato sulla guida)
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