Ed eccolo, il nuovo arrivato nel mondo dei cavalli cinematografici nonché l’ispiratore di questa classifica (avete letto ils ommario qui sopra?)! Già per questo meriterebbe una posizione privilegiata, nonostante la sua sia la “classica” storiella spielberghiana, con tutti gli elementi al posto giusto: amore, buoni sentimenti, lacrime di commozione e cavalli da guerra che si rincorrono per l’Europa.
Un attimo, cosa? D’accordo, Steven Spielberg, questa volta dobbiamo riconoscerti anche il premio originalità: non è da tutti girare un kolossal sulla Grande guerra scegliendo come protagonista un equino.
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