Il protagonista di 60 minuti, il film Netflix in testa alla classifica dei più visti nel corso di questi ultimi giorni, è un formidabile combattente di arti marziali miste con un fisico scultoreo e… le orecchie a cavolfiore. Il dettaglio non è sfuggito probabilmente a molti spettatori, compresi coloro che forse non sanno che questa “deformità” è molto comune nel mondo in cui è ambientato il film interpretato dal giovane Emilio Sakraya.
Chi pratica sport da contatto ha spesso orecchie deformate definite “a cavolfiore”: questo dettaglio, curiosamente, è presente anche in statue molto antiche che ritraggono atleti del passato. Sono più comuni al giorno d’oggi nella lotta libera o greco-romana e in tutti quegli sport in cui non vengono usate molte protezioni oppure i guantoni sono poco imbottiti. Per questo ormai sono rare nel pugilato, ma non nella MMA.
Le orecchie a cavolfiore o scoppiate si formano a causa del continuo sfregamento delle teste degli avversari o a causa dei colpi ricevuti: sono la conseguenza di un ematoma subipericondriale dovuto ad un trauma del padiglione auricolare. Il pericondrio è la membrana di rivestimento della cartilagine, ricca di vasi e nervi, ma in caso di accumulo di molto sangue tra le due parti, l’apporto di sangue alla cartilagine si interrompe e una parte del padiglione diventa una massa informe, di solito di un colore rosso porpora. I continui traumi causano un’infiammazione cronica che peggiora la situazione.
Non tutti gli atleti sono condannati ad avere orecchie come quelle di Octavio Bergmann, il giovane lottatore e padre al centro della vicenda nel film 60 minuti, perché molto dipende dal tipo di conformazione e di cartilagine: più si hanno le orecchie “morbide”, meno possibilità ci sono che si verifichi questo problema. Tra gli esempi più famosi che si possono citare, c’è quello di Conor McGregor: il celebre lottatore di MMA ha un orecchio a cavolfiore ben visibile, curato tramite trattamento conservativo e quindi non con intervento chirurgico per rimuovere la cartilagine in eccesso, solitamente fatto alla fine della carriera.
Sapevate questa particolarità degli atleti di arti marziali miste? Avevate capito subito il motivo per cui le orecchie del protagonista di 60 minuti hanno questo aspetto?
Diteci la vostra sul film e se vi è piaciuto QUI vi suggeriamo altri titoli sull’MMA disponibili su Netflix.
Foto: Netflix
© RIPRODUZIONE RISERVATA