Ve l’hanno sempre spacciata come edificante fiaba natalizia sull’importanza del senso del dovere e della presa di coscienza dell’età adulta e delle proprie responsabilità? Vi hanno sempre raccontato che Mary Poppins è la tata ideale, personificazione del potere della fantasia e modello di come crescere mantenendo vivo il bambino che è in noi?
Falso! Julie Andrews sarà pure una tata severa-ma-giusta con tanta saggezza da regalare ai due pargoli Banks, e Dick Van Dyke un simpatico guascone dal cuore d’oro. Resta comunque il fatto che, se ci pensate bene, Mary Poppins è la storia di una tata volante che dà strane pillole ai bambini (ma con lo zucchero!), li porta a stringere amicizia con i paria della società, li trascina in una danza sfrenata sui comignoli di Londra (riuscite a immaginare qualcosa di più pericoloso?) e, dopo averli condotti al cospetto di uno zio pazzo con poteri stregoneschi, li accompagna a fare un giro dentro a un dipinto popolato da animali parlanti.
Prima di venire arrestata per spaccio, probabilmente.
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