A 25 anni di distanza, questo monster movie dimenticato da molti non ha ancora perso il suo fascino
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A 25 anni di distanza, questo monster movie dimenticato da molti non ha ancora perso il suo fascino

Un'opera che si distingue per il suo approccio scanzonato e la capacità di intrattenere senza prendersi troppo sul serio

A 25 anni di distanza, questo monster movie dimenticato da molti non ha ancora perso il suo fascino

Un'opera che si distingue per il suo approccio scanzonato e la capacità di intrattenere senza prendersi troppo sul serio

Lake Placid Monster Movie

A volte, i film più sorprendenti sono quelli che, nonostante siano scivolati nell’ombra, continuano a esercitare un fascino unico su chi li riscopre. Questo monster movie, uscito 25 anni fa, è uno di quei titoli capaci di lasciare il segno con il loro mix di tensione, creatività e puro intrattenimento. Anche se il tempo potrebbe averne affievolito la fama, il suo impatto e il suo stile restano impressi nella memoria di chiunque abbia avuto il piacere di vederlo.

Diretto da Steve Miner, un maestro del cinema horror noto per successi come L’assassino ti siede accanto (1981) e Halloween – 20 anni dopo(1998), Lake Placid è un gioiello sottovalutato del genere film di creature mostruose. Nonostante il modesto 47% su Rotten Tomatoes e un punteggio di 5,8 su IMDb, il film si è guadagnato lo status di cult grazie alla sua perfetta fusione di horror, umorismo e un cast stellare che regala interpretazioni memorabili.

Ambientato nella tranquilla località di Black Lake, nel Maine, il film inizia con un attacco mortale che svela la presenza di una creatura letale: un gigantesco coccodrillo preistorico. La trama ruota attorno all’indagine condotta dallo sceriffo Hank Keough, dall’ufficiale della Fish and Wildlife Jack Wells e dalla paleontologa Kelly Scott. A loro si unisce Hector Cyr, un eccentrico professore di mitologia appassionato di coccodrilli, che aggiunge un tocco di comicità e tensione al gruppo. Il film si sviluppa tra attacchi spettacolari, battute esilaranti e dinamiche di gruppo che oscillano tra rivalità e collaborazione.

Gran parte del fascino di Lake Placid risiede nella chimica tra i personaggi. Bill Pullman interpreta Jack Wells, un pragmatico ufficiale che cerca di bilanciare la sicurezza pubblica con il rispetto per la natura, mentre Bridget Fonda dà vita a Kelly Scott, una paleontologa cittadina alle prese con le difficoltà della vita all’aperto. Il loro rapporto, che evolve tra attriti e rispetto reciproco, aggiunge una sfumatura romantica alla narrazione.

La vera sorpresa è però rappresentata da Brendan Gleeson e Oliver Platt, rispettivamente nei ruoli dello sceriffo Hank e di Hector Cyr. Le loro interazioni, ricche di battute e conflitti, offrono momenti di pura comicità. Gleeson incarna un uomo di legge burbero e autoritario, mentre Platt interpreta un esploratore eccentrico, la cui passione per i coccodrilli lo porta spesso a sfidare il pericolo.

Infine, la leggendaria Betty White ruba la scena come Delores Bickerman, una donna anziana che ha nutrito il coccodrillo con le sue mucche e che non esita a difendere la creatura con battute taglienti e una personalità spiazzante. La sua interpretazione, ironica e memorabile, rimane uno degli aspetti più amati del film.

Lake Placid non cerca di essere un horror tradizionale. Piuttosto, abbraccia il lato assurdo del genere, mescolando momenti di tensione con scene esilaranti. L’uso di un coccodrillo animatronico di 9 metri, combinato con effetti speciali volutamente sopra le righe, crea un’atmosfera unica che bilancia il gore con un umorismo dissacrante.

Proprio per questi motivi, a distanza di venticinque anni Lake Placid rimane un punto di riferimento nel genere dei “creature feature”. Mentre altri film sui coccodrilli, come Rogue (2007) o Crawl (2019), si concentrano sul terrore e sulla sopravvivenza, Lake Placid si distingue per il suo approccio scanzonato e la capacità di intrattenere senza prendersi troppo sul serio.

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Fonte: CBR

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