A distanza di 22 anni, i fan dell'horror ancora non capiscono come questo controverso franchise sia ancora in vita
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A distanza di 22 anni, i fan dell’horror ancora non capiscono come questo controverso franchise sia ancora in vita

Ha dimostrato una resilienza sorprendente nonostante l'estrema violenza presentata

A distanza di 22 anni, i fan dell’horror ancora non capiscono come questo controverso franchise sia ancora in vita

Ha dimostrato una resilienza sorprendente nonostante l'estrema violenza presentata

Una scena di Wrong Turn

A distanza di 22 anni, un controverso franchise horror continua a resistere, sfidando le aspettative e la disapprovazione di molti fan. Nonostante le critiche e l’apparente disinteresse, questa saga sembra avere una sorprendente longevità, che lascia ancora oggi perplessi.

La saga horror Wrong Turn ha compiuto oltre due decenni di esistenza, nonostante una serie di film non sempre apprezzati dalla critica e un approccio controverso alla narrazione. Dal 2003, anno del primo film, la serie ha presentato un mix di violenza esplicita, personaggi grotteschi e una trama che si è evoluta attraverso sette capitoli, fino ad arrivare a un remake nel 2021. Pur essendo considerata una delle più disturbanti nel genere slasher, Wrong Turn è riuscita a mantenere una fanbase affezionata, grazie alla sua rappresentazione di orrori primordiali e paure viscerali.

Il successo iniziale di Wrong Turn si deve principalmente alla sua capacità di capitalizzare sulla violenza e il gore. Il film del 2003 introduce un gruppo di cannibali deformi che terrorizzano un gruppo di giovani adulti persi nei boschi della Virginia Occidentale. L’ambientazione rurale e isolata, unita a una rappresentazione spietata della violenza, ha reso il primo capitolo un cult tra gli appassionati del genere. I capitoli successivi, sebbene criticati per la ripetitività e l’eccesso di elementi grotteschi, hanno mantenuto una coerenza narrativa, che ha contribuito alla longevità della serie.

Il franchise ha alimentato il tema del “mostro” rurale, rappresentando una famiglia di cannibali inbred che vive isolata dalla società. Questo tropo, seppur efficace dal punto di vista horror, ha suscitato critiche per il suo implicito messaggio classista, insinuando che l’isolamento e la vita rurale siano associati a comportamenti devianti e violenti. Nonostante ciò, il fascino morboso del concetto ha continuato ad attirare spettatori, interessati più alla rappresentazione grafica dell’orrore che alla profondità della trama.

Il remake del 2021 ha cercato di reinventare la serie, abbandonando l’elemento dei cannibali deformi per introdurre una comunità segreta chiamata “The Foundation”, che vive nascosta tra le montagne. Questo cambiamento ha portato la serie verso un territorio più vicino al folklore horror, pur mantenendo l’ambientazione isolata e minacciosa. Sebbene il film abbia ricevuto critiche per essersi distanziato troppo dall’originale, ha riacceso l’interesse per il franchise, mostrando che c’è ancora spazio per evoluzioni tematiche all’interno della serie.

Nonostante le critiche e il declino qualitativo dei film successivi, il franchise Wrong Turn ha dimostrato una resilienza sorprendente. Con il possibile sviluppo di nuovi capitoli basati su “The Foundation”, il futuro della serie rimane incerto ma aperto a nuove interpretazioni. Il successo continuo della saga sottolinea come l’horror, anche nelle sue forme più estreme e controverse, possa mantenere un pubblico fedele se riesce a toccare corde profonde e primordiali.

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Fonte: CBR

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