Ieri sera abbiamo potuto finalmente vedere in anteprima il terzo e ultimo capitolo della saga di Iron Man, la più amata (e longeva, se escludiamo gli X-Men) all’interno dell’universo dei cinecomic Marvel. Attesissimo e pubblicizzatissimo, il film di Shane Black – o forse sarebbe meglio dire “il film di Robert Downey Jr.”, vista l’importanza capitale che l’attore ha sul successo della saga – si è rivelato molto diverso da come ce l’avevano presentato, sicuramente più coraggioso del previsto ma non privo di difetti. Poco male: quel che i fan si aspettano (cioè spettacolo e divertimento) c’è in abbondanza, come vi raccontiamo nella nostra recensione:
«[lo spettacolo puro] è il vero punto di forza di questo film: la (già spoileratissima) sequenza dell’attacco a villa Stark riempie gli occhi, e senza scendere in dettagli possiamo comunque affermare che l’immancabile battaglia finale è il punto più alto dell’intera trilogia. E forse, a conti fatti, è il dettaglio più importante e l’unico che conta: pur con tutti gli inciampi e le leggerezze della prima ora e mezza, Iron Man 3 è di quei film che ti fanno uscire dalla sala con il sorriso e l’adrenalina a mille. I fan non chiedevano altro».
E c’è anche chi, come il nostro direttore editoriale Luca Maragno, da questo spettacolo si è sentito quasi tradito, non apprezzando la vena comica – non tanto per la scelta in sé, quanto perché le promesse promozionali erano molto diverse…
«Ci siamo cascati tutti, noi di Best Movie per primi. Nella cover story di aprile già dal titolo, Morte (e rinascita) di un eroe, avevamo descritto il terzo capitolo di Iron Man come un film dalla “formula dai risvolti noir ampiamente collaudata da Sir Christopher Nolan con il suo Cavaliere Oscuro”. D’altronde la martellante campagna marketing a base di clip, teaser, teaser poster, poster, character poster, interviste e viral social (qui ne trovate tutte le tracce), seconda solo a quella utilizzata per lanciare Prometheus tanto che è messa in evidenza pure dal Corriere dalla Sera, era tutta incentrata a descrivere un film più cupo dei precedenti. “È già leggenda, infatti, l’iconica immagine di Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) che tiene tra le mani il casco squarciato di Iron Man” scrivevamo nel suddetto articolo e così il film è stato venduto. Invece Iron Man 3 è il capitolo più comico della saga…».
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