Oggi andiamo alla scoperta o riscoperta sarebbe meglio dire dei film in cui la musica assurge al ruolo di coprotagonista. Film che non si limitano ad avere una colonna sonora, un tappeto musicale che faccia da accompagnamento e sottolineatura emotiva alle scene, ma in cui la musica è il motore o il canale di comunicazione più importante.
Partiamo in ordine alfabetico da Across the Universe, capolavoro musicale di Julie Taymor (Molto rumore per nulla), che racconta l’epopea romantica di un ragazzo inglese (Jim Sturgess), che da Liverpool si trasferisce a New York, il Vietnam, le contestazioni e soprattutto l’amore. I protagonisti esprimono le loro emozioni cantando le canzoni dei Beatles, magnificamente rivisitate, il cui significato si piega alle esigenze di scena.
Persino quel re del cinema classico, rigoroso e senza fronzoli di Clint Eastwood, ha ceduto al genere musicale con Jersey Boys, tratto da un celebre musical il film del grande attore-regista rispecchia fedelmente la struttura originale con le voci narranti e la divisione in numeri. Un film che racconta gli albori della musica pop e la storia vera/romanzata dei Four Season, gruppo vocale autore di capolavori della musica leggera Usa come Sherry, Big Girls Don’t Cry, Walk Like a Man e Can’t Take My Eyes Off You.
La musica ma soprattutto il mondo della radio non sono mai stati così belli e nostalgici come in Radio America, in cui Robert Altman, pace all’anima sua, racconta tutto il variopinto dietro le quinte di una radio che per anni ha fatto compagnia a migliaia di ascoltatori, ma che ora deve congedarsi. Attori in stato di grazia da Meryl Streep fino a un insospettabile Lindsay Lohan.
Per un pubblico più giovane c’è un film frizzante e pop, che prende le mosse dalla Glee-mania, ovvero dai gruppi vocali delle scuole superiori e dalle loro competizioni, c’è Pitch Perfect 2, con una divertente Anna Kendrick aspirante producer e il folle gruppo di aspiranti canterine che la attorniano.
Per imbastire anche un po’ di teoria della musica, ci vorrebbe un professore che sappia aprire le nostre menti. Chi meglio del Mr S di School of Rock di Richard Linklater, alias il folle Jack Black nei panni di un disoccupato rocker che fingendosi il suo coinquilino gli ruba il lavoro e iscrive una classe elementare a un contest di rock?
E, infine se siete dei veri amanti della musica indipendente, pochi film vi toccheranno il cuore come Tutto può cambiare di John Carney. Storia piena di storie di musicisti molto diversi, in cui si contrappone la figura dell’artista puro che non tradisce il proprio stile musicale per strizzare l’occhio al pubblico e la classica popstar che ha venduto l’anima al dio successo.
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