Addio a Giuliano Gemma, "faccia d'angelo" dello spaghetti western
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Addio a Giuliano Gemma, “faccia d’angelo” dello spaghetti western

L'attore romano è scomparso nella notte dell'1 ottobre in seguito a un incidente d'auto

Addio a Giuliano Gemma, “faccia d’angelo” dello spaghetti western

L'attore romano è scomparso nella notte dell'1 ottobre in seguito a un incidente d'auto

Grave lutto nel mondo del cinema italiano: è morto Giuliano Gemma, uno degli attori più importanti del western all’italiana degli anni Sessanta. 75 anni, nato a Roma, Gemma è scomparso in seguito a un incidente d’auto, dalle parti di Cerveteri, in un tremendo frontale con un’altra automobile. Gemma esordì al cinema grazie a Dino Risi, che nel 1958 gli offrì una parte in Venezia, la luna e tu; il suo fisico imponente e le sue abilità atletiche convinsero persino William Wyler a farlo partecipare, non accreditato, al suo kolossal Ben-Hur, datato 1959: al terzo film in carriera, Gemma si era già consacrato come attore da tenere d’occhio.

Il successo vero arrivò prima grazie a Luchino Visconti, che lo volle nel suo Gattopardo, e poi, soprattutto, grazie all’esplosione del cinema di genere italiano negli anni Sessanta: fantascienza (Antonio Margheriti lo volle nel suo Il pianeta degli uomini spenti) ma soprattutto western, dove diventò protagonista della saga di Ringo di Duccio Tessari, cominciata nel 1965 con Una pistola per Ringo. Il sodalizio con Tessari li portò a lavorare insieme in cinque film, ma Gemma recitò anche per altri grandi del cinema di genere, da Sergio Corbucci (Il bianco, il giallo, il nero, al fianco di Eli Wallach) a Lucio Fulci, da Damiano Damiani a Dario Argento (era in Tenebre).

Giuliano Gemma recitò in oltre cento film, vincendo tra gli altri il David di Donatello, il Globo d’oro e il Nastro d’argento. Sposato con la giornalista Baba Richerme, lascia due figlie, Giuliana e Vera.

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