Il mondo del cinema perde un altro dei suoi nomi più illustri: si è spento a 71 anni il compositore giapponese Ryūichi Sakamoto, celebre premio Oscar per la colonna sonora del film di Bernardo Bertolucci, L’Ultimo Imperatore.
Stando a quanto riportato, Sakamoto era malato da tempo: nel 2014 gli era stata diagnosticato un cancro alla gola e sarebbe morto nella giornata di martedì scorso. La sua agenzia ha reso nota la notizia della sua scomparsa solo oggi, domenica 2 aprile. Nato a Nakano nel 1952, è stato uno dei nomi più importanti nel panorama musicale e cinematografico.
Oltre ad essere considerato uno dei pionieri della fusione tra la musica etnica orientale e le sonorità elettroniche occidentali, nel 1987 si è imposto all’attenzione mondiale grazie al premio Oscar vinto per il film di Bernardo Bertolucci, colossal epico-biografico in grado di vincere oltre che quella per la colonna sonora altre 8 statuette alla cerimonia del 1988. Per il maestro italiano scomparso nel 2018 ha composto la musica di altri due film: Il tè del deserto nel 1990 e Piccolo Buddha nel 1993.
Da citare anche altri suoi lavori per illustri registi di fama mondiale: nel 1991 Ryūichi Sakamoto ha composto per Pedro Almodóvar il film Tacchi a Spillo, mentre per Brian De Palma ha firmato la colonna sonora di Omicidio in Diretta e Femme Fatale, rispettivamente nel 1998 e 2022. Negli ultimi anni, abbiamo sentito le sue note in Revenant – Redivivo di Alejandro González Iñárritu e Il caso Minamata con protagonista Johnny Depp. Il suo ultimo film “parla” italiano: ha composto le musiche di Beckett, film di Ferdinando Cito Filomarino di produzione italo-brasiliana.
Foto: Stefania D’Alessandro/WireImage
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