Il mondo della Settima Arte perde un altro grande artista. Arthur Penn, il regista che con Bonnie and Clyde (in Italia ribattezzato Gangster Story) rivoluzionò Hollywood e cambiò la storia del cinema, sdoganando definitivamente la rappresentazione esplicita della violenza e del sesso sul grande schermo, è morto martedì notte, all’età di 88 anni (li aveva compiuti lunedì), nella sua casa di Manhattan. Sembra che Penn fosse malato da tempo (almeno un anno) e il decesso sarebbe avvenuto in seguito all’aggravarsi di un’insufficienza cardiaca.
Fu proprio Arthur Penn ad aprire la strada ad una concezione più “autoriale” della figura del regista, di cui Martin Scorsese, Francis Ford Coppola o Brian DePalma sono solo alcuni autorevoli esmpi. I loro film non sarebbero stati possibili senza il successo di Gangster Story. La storia dei fuorilegge Bonnie e Clyde non solo regalò al mondo del cinema una pellicola straordinaria, impreziosita da due grandi interpretazioni (Faye Dunaway e Warren Beatty), ma pose le basi per nuova era: c’è chi sostiene infatti che la grande stagione del cinema americano anni Settanta in realtà sia iniziata proprio nel 1967 con il suo Gangster Story.
Naturalmente Penn, da grande artista qual era, ha firmato anche altri grandi capolavori. Due su tutti (oltre all’ottimo esordio, Furia Selvaggia, con il grande Paul Newman): Anna dei miracoli, la storia commovente di Helen e Annie, che aveva già raccontato in tv e a teatro, e con la quale portò le due protagoniste (Patty Duke e Anne Bancroft) all’Oscar, e Piccolo grande uomo con Dustin Hoffman in una delle sue migliori e memorabili performance.
L’ultimo grande film (cui sono seguiti altri titoli meno fortunati) risale al 1981: Gli amici di Georgia, «uno dei migliori film di Arthur Penn, e il più sottovalutato, per il sagace equilibrio tra dramma e commedia, nostalgia e riflessione critica, fine delle illusioni e crisi dei valori di tutta una generazione, e per la sapienza con cui sa iscrivere i processi storici nella vita dei personaggi» come scrive Morandini. (Foto Getty Images)
Faye Dunaway e Warren Beatty sono Bonnie e Clyde nel rivoluzionario capolavoro di Arthur Penn
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