Si è spenta ieri a Parigi, all’età di 79 anni, l’indimenticabile Anna Karina, nota al mondo per essere stata la musa della Nouvelle Vague francese, nonché la protagonista di alcuni tra i più grandi film di Jean-Luc Godard, con il quale è stata anche sposata.

A dare la notizia è il suo agente, spiegando che a causarne il decesso sono state le complicazioni di un tumore che l’aveva colpita da tempo.

Nata a Copenaghen nel 1940 come Hanne Karin Blarke Bayer, Anna Karina iniziò la sua carriera in Danimarca come cantante di cabaret e modella, per poi trasferirsi a Parigi nel 1958, dove cambiò nome e venne notata da Godard, che all’epoca non aveva ancora intrapreso il lavoro di regista.

Apparve per la prima volta al cinema nel film dello stesso autore, Le Petit Soldat del 1960, che fu solo l’inizio di una carriera votata al cinema e alle arti, costellata da opere di culto come Questa è la mia vita, Agente Lemmy Caution: missione Alphaville e Il bandito delle 11 dello stesso Godard; ma anche da film di altri indimenticabili autori, come Cleo dalle 5 alle 7 di Agnès Varda, Il piacere e l’amore di Roger Vadim, Lo straniero di Luchino Visconti e Roulette cinese di Rainer Werner Fassbinder.

Nel corso della sua vita, Anna Karina è stata anche autrice di tre romanzi, nonché compositrice, cantante – celebri furono i brani Roller Girl e Sous le soleil exactement, tratti dalla commedia musicale Anna di Serge Gainsbourg – e regista. Nel 1973 diresse infatti il film Vivre ensemble, una rivisitazione in chiave femminista di un fatto di cronaca parigino.

Un grande, enorme, gigantesco pezzo di cinema se ne va.

Fonte: The Guardian