Adèle Haenel, rinomata attrice francese vista in film come The Fighters – Addestramento di vita, Ritratto di una donna in fiamme e La ragazza senza nome, sostiene di essere stata sessualmente molestata dal regista Christopher Ruggia durante la lavorazione di Les Diables, uscito nelle sale nel 2012.
All’epoca la nostra aveva solo 12 anni, e quello era il primo film della sua carriera. Durante un’intervista con il sito francese Mediapart, l’attrice ha dichiarato di esser stata vittima di “continue molestie” e “baci forzati sul collo” sia durante le riprese del film che durante il periodo di campagna promozionale. Il regista, oggi 54enne, era infatti solito invitarla a casa sua per vedere dei film, isolandola quindi dagli altri: «Era un uomo adulto di quasi 40 anni, e ogni sabato andava in camera con una giovane ragazza dai 12 ai 15 anni e tentava di toccarla».
La confessione della Haenel arriva dopo 7 mesi d’indagini da parte di Mediapart, durante i quali sono state intervistate oltre 30 persone, tra cui alcuni testimoni coinvolti nella lavorazione di Les Diables. Il coraggio di rompere il silenzio, spiega l’attrice, le è venuto dopo aver visto Leaving Neverland, il documentario sulle presunte vittime di abusi sessuali di Michael Jackson: «Quando ho visto quel film, ho capito il tipo di meccanismo che viene usato per controllare le persone. Ho sentito che era mia responsabilità parlare».
Per il momento, Adèle non ha formalmente denunciato Ruggia, ma la polizia francese ha comunque aperto un’indagine. L’invito, da parte dell’attrice, è quello di affrontare maggiormente i casi di abusi sessuali nella società: «I mostri non esistono. Stiamo parlando della nostra società, siamo noi. I nostri padri, i nostri amici, i nostri fratelli. A meno che non lo vediamo, non riusciremo ad andare avanti».
Dal canto suo, il regista ha fortemente negato le accuse. «Lui è un uomo che è stato distrutto per colpa di un articolo», ha riferito il suo avvocato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA