Alfred Hitchcock ha dato vita ad alcune delle scene più spaventose del cinema e non a caso è considerato il maestro del brivido.
Sapeva creare una scena carica di suspense in mille modi, a partire da una porta che cigolava, tramite un uomo ripreso di spalle inseguito da un altro armato di mazza, con dei movimenti di macchina “da vertigine”, con il salto nel vuoto di un uomo che precipita dalla testa della Statua della libertà.
Non vinse mai un Oscar ingiustamente, ma dettò tutte le regole del cinema di paura. Ed oggi vogliamo svelarvi 10 curiosità, 10 segreti del suo cinema che forse non conoscete e che possono illuminarvi ancora di più sulla sua grandezza.
Sul catalogo Infinity potete trovare questi film di Hitchcock: Sabotatori, La finestra sul cortile, Marnie, La congiura degli innocenti. Nodo alla gola, L’uomo che sapeva troppo, L’ombra del dubbio, La donna che visse due volte
Ecco le 10 soluzioni del maestro della suspense.
10) Catturare l’attenzione – L’altro uomo
Come riuscire a far individuare un uomo in mezzo alla folla? L’idea geniale di Hitchcock in questo film del periodo americano è quello di porre un uomo in mezzo al pubblico di una partita di tennis. Dal momento che non è interessato all’incontro, è l’unico che non segue lo scambio di palla e la cui testa rimane ferma, calamitando subito il nostro sguardo e facendoci percepire la sua minacciosità.
9) Sfruttare le fragilità altrui – Rebecca, la prima moglie
Dopo che la sua compagna Vivien Leigh fu scartata dalla produzione per il ruolo di protagonista, Laurence Olivier iniziò a mostrare una certa insofferenza nei confronti di Joan Fontaine, che fu scelta come protagonista. Hitchcock, da fine conoscitore degli attori qual era, ebbe l’idea di dire all’attrice che tutti sul set la detestavano, in modo da far sentire la Fontaine insicura e fragile come la protagonista del film. Escamotage scorretto, ma perfettamente riuscito.
8) Realismo a ogni costo – Gli uccelli
Hitchcock pretendeva un tale realismo da ricorrere anche a mezzi estremi. Durante la lavorazione di quello che è uno dei suoi titoli più famosi dovette ricorrere a una controfigura per la protagonista Tippi Hedren, a causa di un collasso nervoso dell’attrice, ricoverata in ospedale con un occhio pesto e contusioni varie. Infatti, gli uccelli meccanici inizialmente previsti (e costati duecentomila dollari sui due milioni e mezzo del budget totale) furono scartati dal regista che preferì ricorrere a uccelli veri, pazientemente attaccati con fili (quasi) invisibili dalla costumista Rita Riggs al tailleur della Hedren.
7) Tutto in un piano sequenza: Nodo alla gola
Era noto a tutti i suoi collaboratori che Hitchcock voleva realizzare un film con un unico piano sequenza e rispettando il cambiamento della luce e del tempo metereologico. Nodo alla gola con la sua struttura teatrale e la presenza di un cast corale si prestava alla perfezione al caso suo. Ma come realizzare un’unica ripresa quando all’epoca i rulli della pellicola duravano solo 10 minuti. Il regista ebbe l’idea geniale di usare le schiene dei personaggi per gli stacchi: in questo modo il film appare davvero come un’unico fluido movimento di macchina, senza interruzioni.
6) Precipitare dall’alto – I Sabotatori
In questo film di spionaggio del periodo americano il cattivo del film cade dal punto più alto della Statua della libertà. Prima di tutto Hitchcock fa costruire la mano e la testa della statua in scala e poi dopo averle riprese le incolla a un’immagine della statua, dando davvero l’idea che l’uomo rimanga sospeso per aria attaccato alla mano del simbolo di New York. Per dare il senso del precipitare nel vuoto fa sdraiare l’attore su una piattaforma, facendolo agitare, come se davvero stesse cadendo e poi gli punta addosso la mdp, che rapidamente viene spostata verso l’alto, di modo che il soggetto rimpicciolisca. Uno dei tanti trucchi prospettici con cui innovò il cinema e che riutilizzò in La finestra di fronte, vista la sua efficacia.
5) Personaggi unici e indimenticabili – Marnie
Marnie la bionda surreale, Marnie la ladra, Marnie la “disturbata”, Marnie la frigida, Marnie la misteriosa. È uno dei film più profondi di Hitchcock con una Tippi Hedren che si muove verso il baratro (è una ragazza affetta da turbe psichiche che si fa assumere per derubare poi i suoi principali) con la leggerezza di una bambina, inconsapevole, bellissima, sfuggente.
4) La fissazione per i bagni – Psycho
Hitchcock era fissato con i bagni. Questo era uno dei set preferiti del regista, che usa il bagno come uno spazio nascosto dove far realizzare delitti o nascondere qualcosa. Il tutto, condito di un certo umorismo all’inglese. Psycho ne è il caso più emblematico, ma non l’unico. Hitchcock trovò anche un altro modo per includere il bagno, a livello metaforico, nei film dove questi non avrebbe trovato spazio. Nella pellicola Prigionieri dell’Oceano, del ’44, John Kovac ha un tatuaggio con le lettere “BM”, mentre in Ombra del dubbio, del ’43, le stesse lettere sono incise su un anello. Cosa significa BM? Movimento intestinale.
3) Un mondo a parte costruito da zero – La finestra sul cortile
Per realizzare la storia di un uomo che si mette a spiare gli inquilini che vivono nel suo stesso cortile, doveva avere un controllo totale dell’ambiente, delle luci, degli spazi e dei movimenti, ecco perché si fece costruire quattro palazzine in un teatro di posa. Il video qui sotto mostra come vennero costruite.
2) Il condizionamento del pubblico – L’uomo che sapeva troppo
Meritatamente celebre per la costruzione della suspense è la sequenza del concerto durante il quale dovrebbe compiersi l’attentato contro l’ambasciatore. Le spie hanno già provato l’attentato “a freddo” ascoltando più volte la cantata da un grammofono, interrompendo il disco al colpo dei piatti. Durante il concerto tutti i personaggi sono al loro posto e lo spettatore, già informato, attende con angoscia crescente che il suonatore impassibile usi il suo strumento: la base essenziale per la creazione della suspense.
1) Vertigini – La donna che visse due volte
Uno degli effetti speciali più famosi e imitati inventati dal grande Hitch e che nessuno aveva mai utilizzato prima. In pratica lo zoom va indietro e la macchina da presa in avanti, producendo un effetto ottico che dà proprio il senso della vertigine di cui soffre James Stewart.
Se volete recuperare i capolavori di Hitchcock Infinity ve ne dà la possibilità, cliccando qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA