Alice nella città, Le notti d'oro presenta i corti migliori del mondo con il David di Donatello
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Alice nella città, Le notti d’oro presenta i corti migliori del mondo con il David di Donatello

Alice nella città, Le notti d’oro presenta i corti migliori del mondo con il David di Donatello

Otto cortometraggi speciali, premiati dalle Accademie di cinema di tutto il mondo: è questo il programma di Le Notti d’Oro, l’evento che prosegue la sinergia tra Alice nella città e il David di Donatello alla scoperta dei nuovi autori internazionali. Tra gli otto titoli scelti per il programma del 20 ottobre a Roma c’è anche il vincitore del Premio Oscar 2020 come miglior corto documentario Learning to Skateboard in a Warzone (If You are a Girl) di Carol Dysinger e il vincitore del David di Donatello 2020 per il miglior cortometraggio, Inverno di Giulio Mastromauro, un film «sulla scoperta del dolore nell’infanzia», ha detto il regista. La storia racconta di Timo, il bimbo di una famiglia di giostrai greci che si trova ad affrontare un dramma per lui incomprensibile nell’inverno più duro della sua giovane vita.

«Per Roma e Alice nella città abbiamo scelto otto titoli che hanno un legame con l’infanzia e l’adolescenza», ha detto Piera Detassis, Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano. Le Notti d’Oro, che riunisce i migliori corti del 2020 premiati da 25 Accademie di cinema di tutto il mondo, compresi Bafta e Premi Oscar, continuerà poi a Napoli e Milano«Nel programma completo de Le Notti d’Oro ci sono 23 registe su 29: il tema del girl empowerment è molto forte e anche giocato su aspetti divertenti, come l’allattamento, la depilazione e il film vincitore dell’Oscar che segue una ragazzina afgana sullo skateboard, come simbolo di libertà».

Piera Detassis, la direttrice di Alice nella città Fabia Bettini e Giulio Mastromauro

 
Grazie alle piattaforme e a internet, il cortometraggio vive una nuova primavera: «Inverno mi sta portando lontano, è stato invitato a più di 70 festival», ha raccontato Mastromauro, che con Zen Movie distribuisce cortometraggi a livello internazionale. «Il mondo del corto non ha ancora espresso il suo massimo potenziale, oggi ci sono storie meno legate ai regionalismi: un buon punto di arrivo, ma c’è ancora tante strada».

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