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Alien: Romulus, la protagonista ha guardato questi tre horror per avere sempre paura sul set

La star di Priscilla e Civil War si è sottoposta a un training estremo, guardando questi classici del'orrore 24 ore al giorno!

Alien: Romulus, la protagonista ha guardato questi tre horror per avere sempre paura sul set

La star di Priscilla e Civil War si è sottoposta a un training estremo, guardando questi classici del'orrore 24 ore al giorno!

alien: romulus, cailee spaeny

Dopo il plauso ricevuto per le sue incredibili interpretazioni in Priscilla di Sofia Coppola e nel disturbante Civil War di Alex Garland, Cailee Spaenyn può certamente dirsi una delle giovani attrici più promettenti di Hollywood. E ora, la ritroveremo nell’atteso horror diretto da Fede Alvarez, Alien: Romulus, in uscita il prossimo 14 agosto. Il settimo capitolo della leggendaria saga creata da Ridley Scott promette certo forti emozioni. Ed ecco come la sua protagonista si è sottoposta a un training estremo per essere costantemente terrorizzata sul set.

«Onestamente, quando passi mesi a girare un film come questo, recitando in così tante scene horror cominci a finire i modi per essere terrorizzato – ha dichiarato Cailee Spaenyn riguardo Alien: Romulus -. Così, per tutto il tempo che ho recitato nel film, appena rientravo a casa lasciavo un horror o un film di fantascienza in sottofondo, più spesso degli horror. Ero a corto di idee. Mi chiedevo: come farò oggi a mostrarmi ancora spaventata in un modo che sia interessante? Ho tipo tre espressioni facciali e ormai le avranno viste almeno cento volte!»

Ma ecco che due grandi classici del genere hanno aiutato Cailee Spaenyn nel suo training del terrore: Non aprite quella porta di Tobe Hopper (1974) e The Blair Witch Project – Il Mistero della Strega di Blair di Daniel Myrick e Eduardo Sánchez (1999). E tra i film che la giovane star ha scelto di vedere a rotazione 24 ore al giorno durante la lavorazione di Alien: Romulus troviamo anche un’opera forse meno nota, Il buio si avvicina di Kathryn Bigelow (1987). E a giudicare dalla sua performance, questo metodo vagamente hard core l’ha effettivamente aiutata a restare perfettamente nella parte.

E voi siete pronti a tornare ad immergervi ancora nel terrificante mondo di Alien, in una stazione spaziale abbandonata, dove un gruppo di giovani colonizzatori si troverà a fronteggiare ancora i facehuggers e le più terrificanti forme di vita nascoste nell’universo? Fateci conoscere le vostre aspettative sul film, come sempre, nei commenti.

Fonte: SFX

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