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Alien: Romulus, l’oscuro motivo per cui gli attori protagonisti dovevano essere giovani

Una "regola generale" dell'horror a cui il regista del film ha voluto aderire pedissequamente

Alien: Romulus, l’oscuro motivo per cui gli attori protagonisti dovevano essere giovani

Una "regola generale" dell'horror a cui il regista del film ha voluto aderire pedissequamente

Alien: Romulus

Alien: Romulus si prepara a terrorizzare il pubblico con l’uscita nelle sale prevista per la prossima settimana. Sarà un inedito cast di giovanissimi attori emergenti come Cailee Spaeny, Isabela Merced e Archie Renaux a dover fronteggiare i temibili Xenomorfi, le creature più spaventose dell’universo.

In una recente intervista rilasciata a Variety, il regista Fede Álvarez ha motivato la scelta di un cast di attori così giovani, rivelando che sia stata fatta con l’intento di suscitare una reazione ancora più intensa nel pubblico. Il cineasta uruguayano crede infatti che la morte di personaggi nel fiore dell’età abbia un impatto emotivo molto più forte rispetto a quella di persone più anziane. Nelle sue parole, «Come regola generale, nell’horror, più le persone sono giovani e più è difficile vederle morire. Siamo d’accordo su questo. Un uomo di 80 anni muore sullo schermo; hai vissuto una bella vita. Se un ragazzino di 12 anni muore in un film, è un colpo al cuore».

Alien: Romulus rappresenta un ritorno alle radici del fenomenale franchise di Alien, immergendo il pubblico in un’atmosfera di terrore puro. Mentre questi giovani coloni esplorano i meandri oscuri di una stazione spaziale abbandonata, si ritrovano nel bel mezzo di una situazione disperata, con la minaccia costante di creature che incarnano la paura stessa. Il film si preannuncia come un mix di tensione, horror e suspense, mantenendo viva l’essenza della serie originale, ma arricchendola con una nuova generazione di protagonisti.

Il regista ha costruito la storia in modo tale che questi personaggi vengano mostrati nel loro habitat naturale, rendendo più drammatica la loro successiva lotta per la sopravvivenza: «Per me era un modo per immaginare cosa sarebbe stato per un gruppo di giovani crescere in una di queste colonie di fantascienza, alla fine del mondo, e dover affrontare questa creatura – ha affermato -. In un certo senso, sono più vicini al pubblico. Non sanno nulla del mondo in cui stanno entrando».

La sfida per Álvarez è stata quella di creare un film che non solo rendesse onore al franchise, ma che riuscisse anche a introdurre qualcosa di nuovo ed effettivamente rilevante per la sua mitologia. «Per me, non c’è mai un brutto momento al cinema quando si guarda un film di Alien», ha affermato con convinzione, auspicando che il pubblico condivida il suo stesso entusiasmo. D’altra parte, il cineasta ha già dimostrato la sua abilità nel generare tensione e paura sul grande schermo con il remake de La Casa del 2013 e con il thriller horror Don’t Breathe del 2016, e molti fan sono fiduciosi che possa apportare alla nuova pellicola la stessa intensità della saga iniziata da Ridley Scott.

L’attesa per scoprire se Alien: Romulus sarà all’altezza delle aspettative sta per finire. Il film, distribuito dai 20th Century Studios, uscirà nelle sale italiane il 14 agosto, e solo allora sapremo se i personaggi sapranno davvero conquistare il pubblico. Nel frattempo, potete dare un’occhiata all’ultimo terrificante trailer, che promette una dose di adrenalina e terrore senza precedenti!

Andrete a vedere Alien: Romulus? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Variety

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