Una vicenda inquietante ma reale al 100% è al centro della nuova docu-serie Netflix All American Nightmare – Rapimento in California, che sta già incuriosendo gli spettatori ed è entrata nella Top 10 dei contenuti più visti della settimana. Di genere true crime, racconta un famoso caso realmente accaduto negli Stati Uniti, con interviste alle persone coinvolte e filmati d’archivio.
All American Nightmare – Rapimento in California è la storia vera di Denise Huskins e del suo fidanzato Aaron Quinn. Nel marzo 2015, Aaron chiamò la polizia di Vallejo, California per denunciare il rapimento della sua compagna, che allora aveva 29 anni. Secondo la sua versione, i due erano stati svegliati nel pieno della notte da degli intrusi che, dopo aver gridato «Questa è una rapina!», avevano sedato lui e rapito Denise.
Tuttavia, la polizia non credette alle parole di Aaron, che divenne così il principale sospettato della sparizione della donna. L’interrogatorio durò ben 18 ore, durante le quali le autorità cercarono di far ammettere ad Aaron di aver ucciso Denise in un episodio di violenza domestica. Qualche settimana dopo, tuttavia, lei ricomparve misteriosamente in un’altra zona della California, vicino alla casa dei suoi genitori.
I sospetti si spostarono dunque su di lei e la polizia iniziò a temere di essere al centro di una truffa. È allora che il caso divenne noto come il “Gone Girl Case”, per la sua somiglianza con il film di David Fincher, a sua volta tratto dal romanzo di Gillian Flynn. Il tutto però si concluse con una serie di e-mail di un mittente misterioso che rivendicava al San Francisco Chronicle di essere il rapitore di Denise: fu così possibile per le autorità individuare e arrestare Matthew Muller, che nel 2016 confessò di aver rapito, drogato e violentato la vittima, venendo condannato a 40 anni di carcere.
All American Nightmare mostra chiaramente “i danni che le persone subiscono quando le forze dell’ordine decidono che la verità non può assolutamente essere vera”. Parlando della sua traumatica esperienza, Huskins ha dichiarato: «Non aveva senso avere contro la polizia, cioè le persone che avrebbero avuto il potere di indagare e aiutarmi. È stato spaventoso. Che cosa deve succedere a una donna affinché venga creduta?».
I contenuti di genere true crime non mancano certo su Netflix, tuttavia se siete alla ricerca di casi di ingiustizia su base di genere, la storia di Denise Huskins ha delle somiglianze inquietanti con quella raccontata in Unbelievable, miniserie del 2019 con protagonista Kaitlyn Dever. Anche in questo caso si tratta di fatti realmente accaduti: ispirata all’articolo vincitore del Pulitzer An Unbelievable Story of Rape, la serie racconta il dramma di Marie Adler, un’adolescente che dopo aver denunciato di aver subito una violenza sessuale non venne creduta dalle forze dell’ordine, che anzi cercano di farla ritrattare, sospettando una “falsa accusa”. La vicenda della ragazza, che nel frattempo perse gli amici e la sua rete di sostegno, arrivò poi a due detective che stavano indagando su casi di abusi sessuali dalle dinamiche molto simili a quello raccontato dalla giovane Marie. Attraverso un percorso tortuoso, le due detective scoprirono la verità e trovarono il colpevole.
Sia All American Nightmare che Unbelievable sono disponibili su Netflix.
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