Alla scoperta del cosplay... formato famiglia (prima parte)
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Alla scoperta del cosplay… formato famiglia (prima parte)

Alla scoperta del cosplay… formato famiglia (prima parte)

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle realtà italiane che hanno raggiunto l’eccellenza nell’ambito del cosplay, declinandolo spesso nelle maniere più imprevedibili o prendendolo come punto di partenza per sviluppare progetti più ampi raggiungendo obiettivi incredibili. Trattandosi di una passione relativamente giovane e che può abbracciare la cultura pop a 360°, non è facile a volte immaginare dove possa portare… È proprio quello che è successo ai Prizmatec, una famiglia di cosplayer di Pordenone davvero particolare. Papà Gaetano – dall’inquietante somiglianza con Bill Gates… Coincidenze? –, mamma Paola e i due figli Riccardo ed Elisa da anni ormai sono un punto di riferimento nella community del Belpaese e i loro lavori – principalmente impressionanti mecha giganti da indossare – sono richiesti un po’ ovunque e non solo a livello di eventi fieristici. Elisa si fa loro portavoce raccontandoci un po’ come è nata questa avventura: «In realtà Prizmatec è sempre esistita, solo che fino al 2012 ancora non lo sapevamo! Dietro il team di folli che sfilano ai comics in robottoni XXL, c’è una famiglia come tante. Io e mio fratello eravamo giovanissimi quando abbiamo iniziato ad avvicinarci alla tecnologia, ai videogiochi, ai fumetti e per puro caso al mondo del cosplay e ci siamo detti: perché non proviamo a costruire qualcosa che unisca tutto ciò che ci piace? Così abbiamo creato una pagina Facebook, chiamandola Prizmatec (da “Prisma”, come lo studio grafi co dei nostri genitori fondato da giovani e ‘Tec”, per dargli un aspetto più moderno e vicino a noi). All’inizio era un posto dove raccogliere consigli e pareri, ora invece, dopo quasi 8 anni, sono gli altri a chiederceli, ragazzi e ragazze che come noi allora sono agli esordi e hanno bisogno di qualche dritta».

Le abbiamo chiesto quali fossero le competenze e le mansioni di ciascun componente: «All’inizio i ruoli erano più o meno questi: papà costruiva i costumi insieme a Ricky che li indossava ai contest, io fotografavo e filmavo per creare contenuti su Facebook e Youtube, mentre mamma faceva da PR, raccontando di noi ai curiosi che incontravamo agli eventi. Col tempo anche io iniziai ad indossare vari costumi, poi si aggiunsero i nostri genitori che, stanchi di accompagnarci semplicemente agli eventi, hanno approcciato in prima persona il cosplay. A oggi tutti e quattro collaboriamo attivamente nella realizzazione dei costumi, nell’animazione, ecc..» .

Da semplice passione l’attività si è trasformata in qualcosa di più: «È stato un qualcosa di graduale; anni fa Ricky partecipava assiduamente alle gare cosplay con grade riscontro e il nostro stand poco a poco divenne un punto d’incontro. La gente era curiosa di conoscere chi si celava sotto queste bizzarre armature. Credo che gli organizzatori lo avessero notato e iniziarono ad invitarci ai loro eventi, disposti a investire qualcosa per averci».

To be continued…

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