Non è un segreto in realtà: Stephen King è forse l’unica persona al mondo ad odiare Shining. Sì, proprio lui, il capolavoro di Stanley Kubrick!
Il magnate della narrazione, che presto ritroveremo sul grande e piccolo schermo con due nuovi progetti (ovvero L’Ombra dello Scorpione e 22/11/’63) proprio non ha digerito la trasposizione cinematografica tratta da uno dei suoi romanzi più famosi. Alla rivista Rolling Stones ha spiegato le sue ragioni, per molti del tutto opinabili: «non vedo il film come una grandiosa opera che però è anche una pessima trasposizione di un mio lavoro. Non ho mai visto i film in questo modo, e in generale non ho problemi con i film. Se sono belli è fantastico, se non lo sono, amen. Io Shining non l’ho capito. Ma ci sono un sacco di cose che non capisco. E alle persone piace quel film, tanto che non riescono a capire perché io lo detesti. Il libro è caldo, mentre il film è freddo: il libro finisce nel fuoco, mentre il film nel ghiaccio. Nel libro il personaggio di Jack ha un vero e proprio arco narrativo, lo vediamo mentre tenta di essere una brava persona per poi scivolare, piano piano, nella follia. Per quel che ho notato io, quando ho visto il film, Jack Torrance era pazzo sin dalla prima apparizione. Al tempo, fui costretto a stare in silenzio. Ero allo screening insieme a Nicholson e dal primo momento che lo vidi sullo schermo pensai: “Io conosco quel tizio! L’ho visto in almeno cinque film sui motociclisti dove Jack Nicholson interpretava sempre la stessa parte!”. E diciamocelo, il film è totalmente misogino: Wendy Torrance è presente solo come straccio urlante. Ma questo è solo quello che penso io».
È pura follia, o il pensiero di Stephen King vi ha convinti? Nella stessa intervista, ricordiamolo, ha detto che Hemingway “fa schifo”… Di certo lo scrittore non le manda a dire. E chissà cosa penserà del prequel di Shining!
Fonte: rollingstones
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