In un periodo di grandi ritorni cinematografici, nonché di commedie tra lo scollacciato e il volgare, era naturale aspettarsi che, presto o tardi, qualcuno avrebbe deciso di riesumare il capostipite del teen movie d’oggigiorno. Stiamo parlando di quel film che segnò l’immaginario degli attuali trentenni paragonando i genitali femminili a una torta di mele e suggerendo utilizzi alternativi di uno strumento come il flauto: in breve, American Pie. Che, dopo tre sequel la cui spinta provocatoria si esaurì nel 2003 con il moscissimo American Pie – Il matrimonio, torna a mettere insieme Jim, Michelle, Stifler e tutti gli altri protagonisti della saga. La scusa (pardon, lo spunto) è l’annuale riunione di ex-compagni di classe, uno di quegli eventi mondani durante i quali si confrontano le rispettive vite, per gioire dei successi degli amici e godere dei fallimenti di coloro che si odiava. La promessa è di avere «situazioni coerenti con i personaggi raccontati, con qualche piccola gemma che farà molto divertire gli spettatori»: parola di Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg, registi e sceneggiatori del film, due con una certa esperienza nel campo della comicità (sono i creatori dei personaggi di Harold e Kumar, famosissimi in America). Che hanno accettato il lavoro a una condizione: avere a disposizione l’intero cast originale, da Jason Biggs e Sean William Scott in giù. Desiderio esaudito: e ora rimane da scoprire se ne è valsa la pena.
dal 4 maggio
(American Pie Reunion, Usa 2012)
Regia: Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg
Interpreti: Jason Biggs, Alyson Hannigan, Seann William Scott
Trama: Jim, Michelle, Stifler e i loro amici si ritrovano, dopo anni, tutti insieme a East Great Falls per una rimpatriata tra vecchi compagni di liceo.
Genere: commedia
Durata: 113’
DA VEDERE PERCHÉ: per scoprire come sono cresciuti Jim, Michelle, Stifler & co.
La scheda è pubblicata su Best Movie di maggio a pag. 100
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