Amici come prima, il ritorno di Boldi e De Sica è un’affettuosa rimpatriata: «Non abbiamo mai litigato»
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Amici come prima, il ritorno di Boldi e De Sica è un’affettuosa rimpatriata: «Non abbiamo mai litigato»

Tredici anni dopo lo storico duo di nuovo insieme per un film di Natale: «Siamo stati sempre legati. Questi tredici anni è come se non fossero mai passati»

Amici come prima, il ritorno di Boldi e De Sica è un’affettuosa rimpatriata: «Non abbiamo mai litigato»

Tredici anni dopo lo storico duo di nuovo insieme per un film di Natale: «Siamo stati sempre legati. Questi tredici anni è come se non fossero mai passati»

Amici come prima: Massimo Boldi e Christian De Sica si raccontano in conferenza stampa

Massimo Boldi e Christian De Sica non condividevano un film dal 2005 (il loro ultimo cinepanettone insieme, Natale a Miami), anno in cui si interruppe il sodalizio comico più fortunato e redditizio del cinema italiano degli ultimi decenni. Ci hanno messo tredici lunghi anni per ritornare sui loro passi e decidere, con Amici come prima (titolo dal valore emblematico), di concedersi un ritorno alla farsa natalizia in piena regola, nel loro stile irriverente e dissacrante. Una reunion che hanno raccontato alla stampa stamattina a Roma, con addosso l’entusiasmo e la verve dei giorni migliori, ma anche la consapevolezza di ben ventitré cinepanettoni interpretati insieme nel corso degli anni.

Amici come prima tuttavia non è, com’è facile immaginare, di un cinepanettone classico. Non ci sono le location esotiche di un tempo e il consueto turbinio di mogli, amanti e tradimenti, ed è perfettamente comprensibile che si sia voluto prendere le distanze da un genere ormai spremuto e inflazionato («Prima li facevamo solo io e Massimo, i cinepanettoni, ora li fanno tutti! Diciamo che è un film comico, per le feste, non per forza un cinepanettone», chiosa De Sica). In compenso c’è un’aria nostalgica ben precisa e perfino inequivocabile, piena di riferimenti e strizzate d’occhio al passato, con numerosi tic riproposti nella stessa veste di un tempo e perfino delle citazioni dirette dei tanti successi del duo, che davvero non si contano.

«I film che abbiamo fatto con Massimo erano più slapstick, pieni di siparietti fisici in cui io sostanzialmente facevo sempre lo sciupafemmine – dice Christian De Sica – Il mio personaggio era sempre uguale a se stesso, mentre qui è il direttore di una lussuosa catena d’alberghi che fa capo a un miliardario, Massimo Colombo (interpretato da Boldi, ndr), che ha perso il lavoro e non sa più cosa fare della sua vita. Si ricicla allora, in abiti femminili, travestendosi da badante di quest’uomo anziano che continua a circondarsi di escort e si finge paralitico perché, sostanzialmente, è un pigro.»

«Con Fausto Brizzi, che è uno degli sceneggiatori, all’inizio avevamo pensato a una storia  dai contorni più drammatici, ma i produttori ci dissero che era rischioso introdurre un elemento del genere, pur parlando di personaggi investiti dalla crisi economica – ci racconta ancora De Sica a proposito della gestazione del film – alla fine, dunque, abbiamo preferito andare più più dalle parti di Tootsie e Mrs. Doubtfire. Tornare a lavorare con Massimo mi ha dato grandi soddisfazioni, perché rimane un grandissimo improvvisatore. Non riusciresti in nessun caso a costringerlo dentro un binario perché non ci sa stare, fisicamente. Entrambi siamo ringiovaniti, facendo questo film, e penso che si veda, ma c’è anche un’aria di grande tenerezza e nostalgia in moltissime scene, mentre le nostre collaborazioni precedenti erano dei film comici tout court.»

«Prima di fare cinema insieme, con Massimo, suonavamo insieme nelle balere – aggiunge De Sica ricordando i loro esordi – Abbiamo fatto un sacco di feste di piazza, balere e locali notturni. Poi abbiamo condiviso Yuppies, il primo film importante insieme, e i tanti altri successi che sono seguiti. Ci siamo incontrati alla festa di un amico parlando di questo progetto ed eccoci qui, di nuovo. Tornando insieme è come se questi tredici anni non fossero passati mai, siamo tornati a ballare insieme come Ginger e Fred! Amici come prima ha senz’altro un tono più malinconico, come dicevo, ma ci siamo divertiti ad aggiungere al suo interno tante “bottarelle” che alludessero ai nostri vecchi cinepanettoni e alle scenette tipiche dei film di Natale che abbiamo fatto.»

Boldi ha invece modo di soffermarsi sulle voci che da sempre vorrebbero i due comici alle prese con un litigio che avrebbero interrotto il loro sodalizio più di un decennio fa. Dicerie che l’attore milanese provvede a smentire una volta per tutto: «Non è vero che io e Christian abbiamo avuto delle discussioni, siamo sempre rimasti amici. Lungo questi tredici anni lui ha fatto altri film con De Laurentiis, io li ho fatti con Medusa percorrendo un altro filone, ma la gente continuava a fermarci per strada dicendo che uno accanto all’altro eravamo un’altra cosa e finalmente siamo tornati a fare un film di Natale insieme. C’era una grande voglia di tornare, perché abbiamo raccontato l’Italia nel tempo attraverso i nostri film. Mi auguro sinceramente che questo film, se andrà bene come confidiamo, passa dare il via a un nuovo ciclo mio e di Christian.»

Amici come prima

Amici come prima è diretto da Christian De Sica, ma a svolgere il ruolo di aiuto regista c’è Brando De Sica, figlio dell’attore, che ha dato una grossa mano al genitore, contemporaneamente impegnato davanti la macchina da presa: «Ho chiesto io a Brando di aiutarmi a fare la regia, è stata una frustrata di vitalità. Lui si è laureato alla UCLA a Los Angeles, avendo come maestri Lynch e Spielberg, e il suo entusiasmo con le maestranze e le diversa persone sul set è stato straordinario. Non co-firma il film con me perché non voleva fare il figlio raccomandato, ma se lo sarebbe meritato. Sta preparando il suo primo film da regista e lo finirà presto, con Indiana Production a produrre. Devo ringraziarlo per il suo impegno e il suo contributo, che sono stati stato fondamentali.»

Amici come prima, prodotto da Medusa e Indiana Production, uscirà nelle sale italiane il prossimo 19 dicembre in circa 500 copie. Nel cast, ad affiancare i due mattatori, ci sono anche Regina Orioli, Maurizio Casagrande, Lunetta Savino e Francesco Bruni.

Di seguito potete leggere la sinossi dettagliata del film.

Il film racconta la storia di Cesare (Christian De Sica), direttore di un hotel di lusso di Milano che viene licenziato dalla figlia dello storico proprietario, Massimo (Massimo Boldi), quando la gestione dell’albergo passa nelle mani di alcuni soci cinesi. Rimasto senza lavoro, Cesare scopre che la donna è alla disperata ricerca di una badante per suo padre, tanto da essere disposta ad offrire uno stipendio di ben 5000 euro al mese, un’occasione decisamente allettante che l’uomo non ha intenzione di lasciarsi sfuggire. Con l’aiuto del suo amico Marco (Maurizio Casagrande), Cesare decide quindi di travestirsi da donna e presentarsi a casa di Massimo sotto la falsa identità della bella e seducente Lisa, che attirando l’attenzione dell’uomo viene immediatamente assunta. Tra equivoci e situazioni tragicomiche, Cesare dovrà riuscire a tenere nascosta la sua doppia identità, non solo a Massimo, ma anche alla sua ignara moglie Carla (Lunetta Savino) e al figlio Matteo (Francesco Bruni), che continuano a crederlo direttore dell’hotel.

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