Essere o apparire? Se esiste una protagonista dello showbusiness americano alla quale proprio non interessa la seconda opzione, fino ad aver fatto di questo atteggiamento una regola, quella è Amy Beth Schumer. Basta vedere come si presenta alla nostra intervista: in tuta da ginnastica, senza scarpe né trucco. A ben guardare, però, la sua scelta ben si accorda anche con il personaggio di Renee, che interpreta nella sua nuova commedia Come ti divento bella, storia di una donna insoddisfatta del proprio aspetto che, dopo un colpo fortuito in testa, inizia a percepirsi come una top model senza cambiare di una virgola.
All’inizio del film Renee è una ragazza insicura, che teme il giudizio altrui. Una psicologia che sembra totalmente opposta alla tua…
«Capisco che possa sembrare il contrario, eppure mi sento molto vicina a questo personaggio. Anch’io ho avuto problemi di autostima: da adolescente mi sentivo invisibile. Questo è il motivo principale per cui ho voluto fare il film. In un certo senso il non avere abbastanza fiducia in me stessa, e poi averne anche troppa, come succede a Renee, sono due aspetti connessi con il modo di vivere. Qualche volta, soprattutto quando sei esposta all’attenzione del pubblico, devi essere riportata sulla Terra, non presti più la dovuta attenzione a ciò che accade alle persone intorno a te. Con Renee condivido anche il fatto di dover vivere sulla propria pelle la realtà delle cose: non ci si deve sentire in un determinato modo solo perché tutti si aspettano da te una determinata reazione».
Come sei riuscita allora a superare le tue insicurezze giovanili?
«Semplicemente decidendo da sola a quali standard volevo attenermi. Veniamo esposti a migliaia di riviste patinate, servizi di moda, red carpet sfavillanti, eppure non dobbiamo fare altro che essere serene sul fatto che non sembriamo come quelle modelle o quelle attrici. E allora? Si tratta di marketing, di un’industria che funziona in questo modo. Basta capire che le persone intorno a noi non vogliono che tu sia come quelle donne in copertina, non gli interessa. Non devi essere perfetta. Per esperienza personale posso affermare che gli uomini non ti vogliono sempre vestita a punto, truccata meravigliosamente, piazzata su tacchi vertiginosi. Ti preferiscono a tuo agio, soprattutto con te stessa. Non gli serve tutto quell’artificio. Avrei voluto capirlo quando ero più giovane…».
L’intervista completa è pubblicata su Best Movie di agosto, in edicola dal 30 luglio
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