Anche Hideo Kojima difende Joker Folie à Deux: «Non ci sono proprio dubbi»
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Anche Hideo Kojima difende Joker Folie à Deux: «Non ci sono proprio dubbi»

Il "papà" di Metal Gear Solid e Death Stranding si unisce al coro di autori che hanno adorato il sequel musical

Anche Hideo Kojima difende Joker Folie à Deux: «Non ci sono proprio dubbi»

Il "papà" di Metal Gear Solid e Death Stranding si unisce al coro di autori che hanno adorato il sequel musical

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Dopo l’innegabile flop al botteghino registrato da Joker: Folie à Deux negli Stati Uniti e non solo, stanno emergendo ora diversi autorevoli pareri sulla bontà del sequel musical diretto da Todd Phillips, senza dubbio diverso da quanto molti fan si potevano aspettare. Con questo nuovo capitolo, il regista è andato controcorrente, sfidando le stesse certezze del pubblico sul personaggio protagonista e in generale sul suo impatto nel mondo. Un punto di vista che ha affascinato anche Hideo Kojima.

L’autore giapponese che ha dato al mondo importanti e apprezzati videogiochi dall’altissimo tasso narrativo/cinematografico come Metal Gear Solid e Death Stranding – quest’ultimo con protagonisti Norman Reedus, Mads Mikkelsen, Léa Seydoux e tanti altri volti noti del cinema e in attesa del suo secondo capitolo – ha infatti condiviso un parere entusiasta del film in questione tramite un post su X, che ha rapidamente fatto il giro del mondo. Per Kojima, infatti Joker: Folie à Deux è un film che verrà rivalutato nel corso dei prossimi anni.

«L’inizio del film è una sequenza di animazione, che ricorda i nostalgici Looney Tunes, e rappresenta la storia di Joker e dell’ombra di Joker – ha iniziato a scrivere Kojima -. Nel processo che segue, la questione della sua personalità multipla è dibattuta dall’inizio alla fine. Joker è Arthur? Joker ha un’altra personalità (la sua ombra)? Chi è esattamente Arthur? Questa rivelazione si trasforma infine in una meta-prospettiva». Un’analisi condivisa da molti, che prosegue così: «Nel film precedente era davvero Joker ad affascinare il pubblico di tutto il mondo? O era Arthur? Questa domanda viene costantemente posta a Lee e anche agli abitanti di Gotham City all’interno del film. Viviamo in un’epoca di produzione di massa di eroi dalla “giustizia poetica”, una battaglia tra il bene e il male. Ultimamente sono stati realizzati molti film spin-off incentrati sui cattivi. Anche i cattivi possono essere supereroi? Questa domanda posta sul grande schermo da un film DC è troppo all’avanguardia? È stato il Joker ad essere amato dal pubblico di tutto il mondo? È stato Arthur? È qui che le recensioni divergono».

 

Poi, ecco la previsione per il futuro: «Nei prossimi 10 o 20 anni, la reputazione di questo film probabilmente cambierà insieme alla compenetrazione dei film sugli eroi che verranno. Potrebbe volerci del tempo prima che diventi una vera e propria “folie à deux”. Ma non ci sono proprio dubbi che tutti gli spettatori abbiano amato Joaquin Phoenix e Lady Gaga in questo film». Le parole di Hideo Kojima fanno il paio con quelle di un altro critico d’eccezione, che nel corso del weekend si è esposto apertamente sul film di Todd Phillips: parliamo di Quentin Tarantino, che ha difeso a spada tratta il film.

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con Kojima e Tarantino sul sequel di Joker? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

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Fonte: X

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