Il decennio degli anni ’80 ha segnato un periodo di grandi trasformazioni nel mondo del cinema portando alla nascita di film che hanno scioccato il pubblico con la loro carica sovversiva. Uno dei maggiori esponenti di questo movimento di chiaro stampo indipendente nato in quel di Hollywood è stato senza dubbio David Cronenberg, il quale nel 1983 ha scritto, diretto e prodotto Videodrome, considerato ad oggi uno dei suoi massimi capolavori.

La trama del film è incentrata su Max Renn (James Woods), proprietario di una TV via cavo chiamata Civic TV la quale offre ai suoi abbonati contenuti violenti e di stampo pornografico. L’uomo viene poi a conoscenza di un segnale video pirata – il Videodrome – che trasmette snuff movie con tanto di torture in diretta per poi svanire immediatamente dopo. Per Max inizia così la caduta in un’inarrestabile spirale che lo porterà a non distinguere più il reale dal fittizio.

Con Videodrome Cronenberg lancia una stilettata alle dinamiche dell’industria cinematografica dominata da distributori e organi di censura che decidono cosa può e non può essere mostrato al pubblico. Il mezzo col quale critica l’industria è la televisione, o meglio, la sua onnipresenza e la sua influenza sulla realtà soggettiva degli spettatori.

Le conseguenze dell’esposizione degli spettatori alla violenza televisiva diventano quindi il centro dell’opera di Cronenberg, il quale arriva a proporre una visione surreale e brutale della tecnologia che diventa parte – nel senso più viscerale possibile – dell’organismo umano.

Tutti coloro che hanno visto il film non possono infatti scordare le disturbanti sequenze che vedono la deformazioni dei corpi umani che vanno di pari passo con l’esposizione alla televisione, dal videoregistratore nello stomaco fino all’iconica pistola di carne umana. Scene rese ancora più viscerali dal lavoro svolto da un mago degli effetti speciali prostestici come Rick Baker, sette volte premio Oscar per il Miglior trucco.

Videodrome si è poi rivelata come la prima opera di David Cronenberg ad essere attivamente supportata da una major, in questo caso la Universal Pictures. Costato poco meno di 6 milioni di dollari, una volta approdato nei cinema il film riuscì ad incassarne solo due. Tuttavia, nel tempo Videodrome è riuscito a conquistarsi lo status di film cult ed ancora oggi è ricordato come una delle massime espressioni artistiche del regista.

Videodrome è attualmente disponibile per l’acquisto e il noleggio su Prime Video, Apple TV e Google Play.

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