Ridley Scott ne ha per tutti! In questi giorni il leggendario regista è sulle prime pagine grazie alle numerose dichiarazioni che ha rilasciato per il nuovo numero del magazine Total Film per il lancio di Napoleon, ma ha parlato anche di alcuni capolavori del suo passato, rispondendo a tono ad alcune critiche. Come nel caso di Blade Runner.
Il cineasta classe 1937 non ha motivo né intenzione di trattenersi quando si tratta di commentare questo genere di cose e lo ha dimostrato proprio in questi giorni. Durante l’intervista, la memoria è tornata al 1982 e all’uscita del cult con Harrison Ford che ha rivoluzionato il genere sci-fi al pari della saga di Star Wars e pochi altri titoli. All’epoca, tuttavia, non venne accolto benissimo ed è stato solo con il director’s cut degli anni ’90 che Blade Runner ha finalmente trovato il suo posto nell’Olimpo del cinema.
Una delle critiche che erano e talvolta vengono ancora mosse al film, sta nel fatto che sarebbe “un po’ lento“. Parole che non piacciono per niente a Ridley Scott: «Non vedevo Blade Runner da 20 anni. Davvero. Ma l’ho appena guardato. E non è lento. Le informazioni che ti arrivano sono così originali e interessanti, parlano di creazioni biologiche e di attività minerarie fuori dal mondo, che, a quei tempi, dicevano che erano stupide. Io dico: andate a farti fott*re!».
Per far capire che Scott non è assolutamente un regista che si lega al dito le critiche (c’è una generosa dose di sarcasmo in questa frase), basti pensare che ha incorniciato la recensione di Pauline Kael di Blade Runner: «Ha distrutto il film in quattro pagine, mi ha distrutto. È stato difficile per me realizzarlo, ma pensavo di aver creato qualcosa di speciale. E poi vederlo ucciso così… Ha davvero influenzato l’uscita del film. Ho preso quelle pagine e le ho incorniciate nel mio ufficio. Sono ancora lì oggi perché c’è una lezione da imparare: quando pensi di avercela fatta, non hai capito un ca**o».
Nell’intervista, non ha nascosto le varie e ormai famigerate difficoltà che ha avuto durante le riprese di Blade Runner: «Sono state una brutta esperienza per me. Avevo dei partner orribili. Avevo avuto molto successo nella gestione di un’azienda e sapevo che stavo realizzando qualcosa di molto, molto speciale. Quindi non avrei mai accettato un “no” come risposta. Ma non capivano quello che avevano. Lo filmi, lo monti e lo mixi. E quando siamo arrivati a metà, mi hanno detto tutti che era troppo lento – ha raccontato -. Come regista però devi imparare che non puoi ascoltare nessuno. Sapevo che stavo facendo qualcosa di molto, molto speciale. E ora è uno dei film di fantascienza più importanti mai realizzati, di cui tutti si nutrono. Ogni dannato film».
Cosa ne pensate? Siete d’accordo anche voi sull’importanza del film? Ha ragione Ridley Scott a toccarla così piano nei confronti delle critiche? Diteci la vostra nei commenti.
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Foto: MovieStills
Fonte: Total Film (via /film)
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